I NUOVI DATI SUL SISTEMA PENITENZIARIO ELABORATI DALLA RADICALE RITA BERNARDINI

Sovraffollamento del 113,3% secondo i dati ufficiali, ma se si sottraggono i posti inagibili la percentuale reale risulta più alta. Percentuale altissima dei detenuti in attesa di giudizio, che è pari al 35%. Detenuti tossicodipendenti che sono tornati ad aumentare e percentuale altissima, pari al 77%, di detenuti che convivono con disturbi psichiatrici che sorgono durante il periodo di detenzione. A fotografare l’attuale realtà del sistema penitenziario è l’esponente del Partito Radicale Rita Bernardini. Il Dubbio, prendendo spunto dagli ultimi dati messi a disposizione dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, nei giorni scorsi ha denunciato che rimane confermato il trend del sovraffollamento nelle carceri. Su 50.241 posti regolamentari, risultano 56.919 detenuti. Ciò significa che abbiamo una eccedenza, rispetto alla capienza regolamentare, di ben 6678 detenuti. «Nei 190 istituti penitenziari – scrive l’esponente radicale - attualmente in funzione sono detenute 56.919 persone in 50.241 posti regolamentari, ma i posti disponibili sono molti meno di quelli indicati come regolamentari. Ci sono almeno 4.500 posti inutilizzabili per ristrutturazioni e/ o inagibilità: ecco così che la percentuale effettiva del sovraffollamento “nazionale” sale al 124,4%. Nell’ultimo anno la popolazione detenuta è aumentata di 2.847 persone, il che vuol dire – denuncia Rita Ber- nardini - che se si mantenesse questo trend a metà del prossimo supereremo le 60.000 unità avvicinandoci pericolosamente ai numeri che determinarono la sentenza Torreggiani: 25 carceri hanno un sovraffollamento fra il 155% e il 193%. La maglia nera del sovraffollamento spetta a Lodi». Continua ad essere altissima, pari al 35%, la percentuale dei detenuti in attesa di giudizio; l’effetto della nuova legge n. 47 sulla custodia cautelare varata il 16 aprile 2015, è stato pari a zero. Dei 19.973 detenuti in attesa di giudizio, ben 9.614 sono in attesa di primo giudizio. Gli stranieri in carcere sono in totale 19.432 pari al 34,1% della popolazione detenuta. Nelle visite che costantemente il Partito Radicale fa nelle carceri risulta la quasi totale assenza dei mediatori culturali, il che determina per gli stranieri che non conoscono la nostra lingua la totale mancanza di cognizione di quale sia loro posizione giuridica. Le donne detenute sono in tutto 2.403, pari al 4,2%. Le donne detenute assieme ai loro bambini sono in tutto 49 con 58 figli al seguito. Infine l’esponente del Partito Radicale parla dei casi psichiatrici in carcere: il 77% dei detenuti convivono con un disturbo mentale, dai disturbi della personalità alla depressione, fino alla psicosi. Se fuori dal carcere i disturbi psicotici si riscontrano nell’ 1% delle persone, dietro le sbarre la percentuale sale al 4%.