Un progetto che nasce da lontano e guarda alle nuove generazioni. Il Consiglio Nazionale Forense ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione, culminato con il programma del progetto di alternanza scuola- lavoro, nel quale punta a trasmettere ai giovani studenti che ne prenderanno parte che rispetto delle regole, legalità e senso di cittadinanza non consistono solo nel rispetto delle leggi, ma anche nel conoscerle, insegnarle e impegnarsi perchè siano patrimonio di tutti.

Proprio per onorare la propria funzione sociale, l’Avvocatura si è messa a disposizione per promuovere iniziative dedicate a intrecciare formazione, acquisizione di nuove conoscenze e competenze: un percorso formativo che non vuole solo essere istruttivo, ma anche favorire la condivisione dei principi fondanti del nostro ordinamento. Il programma, che ha una durata di 100 ore suddivise in moduli, è anche un’occasione di orientare i ragazzi per le future scelte professionali attraverso la tecnica del learning- by- doing, in quattro diversi workshop (reportage giuridico; guide giuridiche; studio di consulenza legale simulato; come si crea una start up dal punto di vista legale).

Proprio di questo si parla oggi a Rovereto, nella cornice di Educa, il festival dell’educazione giunto alla sua ottava edizione organizzato con il supporto scientifico della Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Demarchi, IPRASE e Con. Solida. La kermesse punta proprio a rimettere al centro dell’attenzione l’educazione, indagando il suo ruolo nella società, le sue potenzialità e i suoi aspetti critici, valorizzando le scommesse sul futuro.

Il programma prevede due incontri speculari, il primo è un seminario in cui si analizzano le reazioni contrastanti suscitate dal progetto di alternanza scuola- lavoro introdotta con la riforma della “buona scuola” e la sua messa in pratica: esperienze sia trentine che nazionali nella cooperazione, nel mondo della ricerca, delle imprese e delle libere professioni. Il secondo è invece un confronto in forma di dialogo, organizzato in collaborazione con gli enti che hanno scommesso e portano avanti su fronti diversi il progetto di alternanza scuolalavoro: la Fodazione Bruno Kessler, la Fondazione Demarchi, Con. Solida, la Cooperazione Trentina e il Cnf. La domanda è complessa, «Cosa significa educare oggi?». Al tavolo dei relatori, il sociologo Franco Garelli, il direttore de Il Dubbio Piero Sansonetti e l’economista Stefano Zamagni, provocati dal pedagogista Piergiorio Reggio. L’obiettivo: scardinare i luoghi comuni.