Almeno 160mila persone hanno dovuto lasciare le loro case nella California settentrionale dopo che le forti piogge e abbondanti nevicate di quest'inverno hanno messo a rischio la tenuta della diga di Oroville, la più alta degli Stati Uniti.  "Non è un'esercitazione. Ripetiamo: non è un'esercitazione", ha avvertito il Servizio metereologico nazionale, invitando le persone che vivono al di sotto della diga  a lasciare la zona e mettersi al sicuro in località più alte. Dopo l'ordine di abbandono dell'area a valle della diga da parte delle autorità, lunghe file di auto si sono formate sulle strade e alle stazioni benzina, riferisce il giornale locale Sacramento Bee. [embed]https://youtu.be/yF3j82YEsTo[/embed] A preoccupare le autorità non è tanto la tenuta della diga, alta 235 metri, ma quella del canale di scolo di emergenza che è stato aperto per la prima volta da quando l'intera struttura è stata inaugurata 48 anni fa. L'evacuazione dell'area è stata ordinata con un tweet del Dipartimento delle risorse idriche alle 16.45 ora locale di domenica nel quale si avvertiva che il canale di scolo di emergenza poteva collassare "nelle prossime ore" con il rischio di "rilascio incontrollato di acque nel lago Oroville". Successivamente il dipartimento ha pompato più acqua nel canale di scolo principale per "evitare un'ulteriore erosione" di quello di emergenza. L'attivazione del canale di emergenza si era resa necessaria la settimana scorsa quando si è aperto un foro nel canale di scolo principale. Le autorità hanno sottolineato che la struttura della diga on è a rischio ed è separata da quella del canale di scolo.