Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Angelino Alfano, ha confermato che tra le vittime dell'attacco al mercatino Berlino c'è l'italiana Fabrizia di Lorenzo. "La magistratura tedesca, così come ha comunicato il ministero degli Affari Esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, ormai, c'è la certezza che, fra le vittime, c'è l'italiana Fabrizia Di Lorenzo. Sono affettuosamente vicino alla famiglia e ai suoi cari, condividendone l'immenso dolore", fa sapere il ministro in una nota Intanto sono state rilasciate le quattro persone  finite in manette nella notte in relazione all'attentato al mercatino di Berlino in un blitz delle forze speciali tedesche. La notizia degli arresti era stata riferita dalla Bild. Il quotidiano aveva pubblicato una foto che mostrava una persona con il volto coperto da un asciugamano tra due poliziotti. In precedenza lo stesso quotidiano, citando la procura federale, aveva riferito di quattro fermi legati a Anis Amri, il tunisino ricercato per la strage ancora in fuga. Gli arresti sono avvenuti nel corso di un'operazione congiunta diversi di polizia e forze speciali, uno nel campo profughi di Emmerich, in Nord Reno-Westfalia, in alcuni appartamenti di Dortumund e, nella notte, a Berlino, dove sono stati perquisiti tre appartamenti nei quartieri di Kreuzberg, Moabit e Prenzlauer Berg.
Continua parallelamente la caccia all'uomo, Amri starebbe fuggendo verso il nord Europa. La polizia danese ha condotto perquisizioni in un traghetto ed in un porto di una città nel nord della Danimarca, dopo che qualcuno aveva riportato di aver visto Anis  non ha portato a risultato. "Abbiamo stabilito che niente suggerisce che il ricercato sia o sia stato a Grenaa", ha dichiarato un portavoce della polizia precisando che la segnalazione è arrivata la notte scorsa. Per controllare l'area la polizia ha anche impiegato elicotteri oltre a pattuglie con i cani addetti alla ricerca che continueranno ad essere dispiegate nella zona mentre la caccia al 24enne tunisino prosegue in tutta Europa. Durante le perquisizioni e i controlli è stata ritardata per ore la partenza di un traghetto diretto in Svezia per permettere il controllo di tutti i passeggeri ed i veicoli a bordo.