Paolo Gentiloni ha accettato con riserva l'incarico di premier domenica e oggi si appresta a iniziare la seconda e ultima giornata di consultazioni alla Camera. "Siamo qui per rispetto istituzionale, lo stesso che a Gentiloni, Renzi e al Pd chiediamo di avere anche nei confronti degli italiani, che vogliono discontinutà e che non si sentono rappresentati da questa maggioranza e da Renzi. Riteniamo quindi intollerabile un gioco delle tre carte con Renzi che fa finta di dimettersi e mette a Palazzo Chigi un prestanome, con le stesse facce, la stessa maggioranza e le stesse politiche". Lo ha detto Giorgia Meloni al termine delle consultazioni della delegazione FdI con il presidente incaricato, Paolo Gentiloni. "È fondamentale che il governo cambi la elettorale, per risolvere un pasticcio di fronte al quale non serve aspettare la Consulta", dice la delegazione Svp al termine dell'incontro alla Camera con il presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni. Daniel Alfreider ricorda così le "tante scadenze nei prossimi mesi e anni" di fronte alle quali "l'Italia dovrà avere un ruolo fondamentale" e che richiedono che "il governo vada avanti con le politiche di questi anni" nel rapporto con l'Ue. "Sinistra Italiana ha chiesto discontinuità totale a Gentiloni. Ma questo non accadrà. Si rafforzerà invece il patto Renzi-Alfano-Verdini, con alcuni settori delicatissimi della vita dello Stato che potrebbero diventare una proiezione diretta del giglio magico. I renziani restano pienamente in sella e in alcuni casi raddoppiano. Un messaggio incomprensibile per l'opinione pubblica". Lo afferma il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana a Montecitorio Arturo Scotto.   Totoministri È ancora 'totonomi' sulla squadra che avrà Paolo Gentiloni dopo aver sciolto la riserva dell'incarico conferitogli dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Confermato ad horas lo spostamento di Alfano agli Esteri con Minniti che potrebbe prendere il suo posto al Viminale. Maria Elena Boschi potrebbe invece ricoprire l'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, mentre Anna Finocchiaro dovrebbe prendere il suo posto al dicastero delle Riforme o ai rapporti con il Parlamento. Possibile promozione per Zanetti di Scelta civica e ingresso per i verdiniani al governo, sicuramente con posti di sottosegretariato. Non è ancora certa la nomina di Rossi Doria all'Istruzione. Circola anche con insistenza il nome di Piero Fassino nella compagine di governo. Conferme per i ministri Orlando, Padoan, Franceschini, Costa, Lorenzin e Calenda. In bilico Madia e Poletti. Lo schema non è definitivo e sono possibili cambiamenti in ogni momento, riferiscono fonti parlamentari. Gentiloni intanto continua le sue consultazioni alla Camera dei deputati con le forze politiche di maggioranza e opposizione. Renzi "Temo che la gente non lo abbia capito, ma con la vittoria dei No al referendum costituzionale si è concluso un ciclo. Non avremo più uno che governa, ma tutti che inciuciano. I cittadini perderanno il potere di scegliersi i governi, le decisioni politiche più importanti verranno prese da pochi nel buio del Palazzo. Insomma, è tornata la Prima repubblica. E non ne usciremo facilmente". Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi in un colloquio pubblicato dal "Quotidiano Nazionale". "I parlamentari - aggiunge esprimendo un'altra considerazione sulla sconfitta del Sì - faranno melina nella speranza di arrivare a settembre in modo da incassare i vitalizi. È una vergogna, lo so, ma non mi aspetto niente di diverso". Renzi prevede che "presumibilmente" il voto ci sarà a giugno e "si voterà con il proporzionale e con il Consultellum". Per un premier che ha lasciato, ce n'è un altro in arrivo. Renzi fa gli auguri a Paolo Gentiloni per l'impegno che lo attende. "Ha le qualità, farà bene. Gli auguro in bocca al lupo", dice infine Renzi.