L'aumento di capitale di Mps rischia di costare caro al Tesoro, primo azionista unico del Monte con il 4%. Via XX settembre non solo vedrà diluita la propria partecipazione, ma corre pure il pericolo che le azioni in suo possesso perdano significativamente di valore senza poter fare nulla al riguardo. La ricapitalizzazione da 5 miliardi deve essere approvata dall'assemblea straordinaria che il cda della banca ha convocato il prossimo 24 novembre: l'aumento di capitale avverrà però con «esclusione o limitazione del diritto di opzione», che se venduto permette agli azionisti che intendono tirarsi indietro dall'affare di compensare la perdita di valore delle azioni in proprio possesso una volta che ne vengono emesse di nuove a un prezzo inferiore. Una decisione che inevitabilmente penalizza gli attuali soci, a incominciare proprio dal Ministero dell'Economia.L'aumento di capitale, suddiviso in tre tranche, punta su anchor investors e conversione dei bond subordinati per trovare almeno 3 dei 5 miliardi necessari. Altri due miliardi sono previsti in entrata grazie all'aumento di capitale cash, ma se il road-show di Mps (l'ad Marco Morelli è in partenza per Londra e poi per New York) non produrrà i risultati sperati allora l'ammontare di questa parte di aumento di capitale sarà più sostanzioso. E, di conseguenza, più grave sarà la perdita con cui i vecchi soci dovranno fare i conti, dal momento che ciò influirà negativamente sul prezzo delle nuove azioni. Si teme in pratica che per coprire l'eventuale buco verranno emesse più azioni del previsto, a un prezzo ridicolo.Il prezzo delle nuove azioni, a ogni modo, verrà fissato nell'ambito dell'aumento capitale attraverso un processo di bookbuilding. Nonostante oggi il titolo valga pochi centesimi, il fatto che sia previsto il raggruppamento delle azioni nel rapporto di una a cento lascia la porta aperta a un forte ribasso. Scettici gli investitori: il titolo ieri è di nuovo scivolato in Borsa, passando in mattinata da 0,43 a 0,27 centesimi nel giro di due ore. L'ondata di vendite, secondo gli analisti, dimostra che al momento in pochi sono pronti a scommettere sul successo del road-show di Mps al via in queste ore.Risultato? Il trattamento riservato agli attuali azionisti, che nella migliore delle ipotesi potrebbero godere solo in misura limitata dei diritti d'opzione sui nuovi titoli, promette scintille alla futura assemblea chiamata ad approvare la ricapitalizzazione. Nel frattempo, nessuno degli azionisti forti del Monte presenti in consiglio si è impegnato a sottoscrivere l'aumento di capitale. Aumento di capitale che secondo le previsioni dell'ad Marco Morelli potrebbe essere lanciato il 7-8 dicembre, se le condizioni di mercato lo permetteranno (molto dipende anche dall'esito del referendum costituzionale del 4 dicembre).Il nuovo piano industriale 2016-2019 firmato da Morelli, con cui la banca senese si presenta al mercato per chiedere i 5 miliardi di cui ha bisogno per ripartire, prevede un utile superiore ai 950 milioni nel 2018 e di 1,1 miliardi di euro l'anno seguente. Saranno chiuse 500 filiali. Previsti 2600 esuberi e una riduzione del costo del personale del 9%. Il piano prevede anche il deconsolidamento dal bilancio di 28,5 miliardi, di cui 27,6 miliardi di crediti in sofferenza: verranno ceduti a un veicolo di cartolarizzazione a un prezzo pari a circa 9,1 miliardi.