Bolzano - Tensione al confine tra Austria e Italia. Circa 400 attivisti, molti con il volto coperto da passamontagna, hanno dato vita e proteste e disordini al valico di frontiera di passo del Brennero contro le annunciate barriere anti-migranti da parte di Vienna. I manifestanti hanno scagliato sassi, bombe carta e fumogeni contro la polizia nella zona della stazione ferroviaria. Le forze dell'ordine hanno risposto con lacrimogeni e cariche di alleggerimento. Tre carabinieri e un poliziotto sono rimasti feriti, 11 attivisti, 8 italiani, 2 austriaci e un tedesco, sono stati fermati e una macchina della polizia è stata distrutta. Almeno un centinaio di 'no borders' ha quindi invaso i binari e bloccato un treno merci. L'area, grazie all'intervento delle forze dell'ordine, e' stata infine liberata ma la ferrovia del Brennero è interrotta.Alcune decine di manifestanti si sono quindi staccati dal gruppone degli anarchici e hanno raggiunto la corsia sud dell'autostrada del Brennero. La strada e' chiusa al traffico, ed e' disseminata di pietre e bidoni della spazzatura, alcuni anche incendiati. La polizia ha impiegato gli idranti per disperdere gli attivisti. Il corteo è stato organizzato dall'ala più dura dei "No Borders" ed è partito intorno alle 14,30 dal piazzale antistante la stazione ferroviaria di Brennero. Sul volantino apparso sul sito, quella di oggi veniva definita una "giornata di lotta". Lo slogan è 'Abbattere le frontiere al Brennero e ovunque'. Significativo il manifesto della protesta: un uomo con il volto coperto da un passamontagna, un mazzotto e un filo spinato sullo sfondo.