L’eurodeputato Andrea Cozzolino, ascoltato ieri mattina dal nuovo giudice istruttore incaricato del Qatargate, Aurélie Dejaiffe, è stato incriminato e poi rimesso in libertà condizionale, scrive il quotidiano belga Le Soir. Il deputato S& D è accusato di corruzione pubblica, riciclaggio di denaro e organizzazione criminale, come spiega Le Soir. Durante l’interrogatorio, «l'eurodeputato ha risposto a tutto le domande contestando puntualmente tutti gli addebiti», hanno aggiunto gli avvocati Federico Conte, Dezio Ferraro e Dimitri De Beco, difensori di Cozzolino.

«Il provvedimento - hanno sottolineato - prevede alcune prescrizioni di rito, come non aver contatti con gli altri indagati e il comunicare preventivamente i suoi spostamenti dal Belgio». «Era la misura giusta - ha spiegato a Le Soir De Beco -. Con gli inquirenti e il nuovo gip è andato tutto benissimo». Cozzolino sostiene di essere «del tutto innocente». Sul giudice Claise, De Beco preferisce non commentare: «Devo prendermi il tempo per analizzare le ragioni dell'allontanamento del giudice Claise e valutare le conseguenze sul procedimento», ha sottolineato.

Presidente dal 2019 della Delegazione per i rapporti con i Paesi del Maghreb, Cozzolino è sospettato di aver ricevuto denaro e regali da Marocco e Qatar, sospetti che ha sempre rispedito al mittente. Lunedì si era recato in Belgio, con mezzi propri, dopo essersi opposto per diverse settimane davanti alla Corte d’Appello di Napoli al mandato di arresto europeo. Cozzolino era stato ascoltato al suo arrivo dal giudice Claise maè stato nuovamente ascoltato ieri dal giudice che lo ha appena sostituito dopo il legittimo sospetto per conflitto di interessi sollevato dai legali di Marc Tarabella, che hanno spinto il magistrato a rinunciare al caso.