«Lo sciopero generale di per sé non risolve tutti i problemi», ma «noi non escludiamo nulla». Il segretario della Cgil Maurizio Landini non usa giri di parole parlando a Mezz'ora in più, la trasmissione di Lucia Annunziata su Rai3. Perché in assenza di risposte da parte del governo, il sindacato si dice pronto a intraprendere qualsiasi iniziativa.

«Una situazione di questo genere non più tollerabile, questa situazione va cambiata, bisogna ribellarsi», spiega Landini, sottolineando che alla manifestazione di ieri c'è stata una «partecipazione molto forte» perché «non c'era solo la Cgil ma anche un centinaio di reti». Adesso, afferma, «bisogna ricostruire la democrazia con una partecipazione dal basso».

E sul governo Meloni, che «non ha ancora messo un euro» sul rinnovo dei contratti, il leader sindacale aggiunge: «Questo governo ha la maggioranza in Parlamento ma non ha la maggioranza del paese», visti i numeri dell’astensione. Un governo che pensa alla flat tax mentre la gente non ha più i soldi per potersi «curare».

Poi un passaggio sulla situazione in Emilia Romagna dopo l’alluvione. «Non aver ancora deciso il commissario penso sia una stupidaggine», insiste Landini. «Non si possono fare speculazioni politiche su questo, si deve mettere il territorio subito in grado di operare. Credo che questo sia proprio un errore del governo; non hanno ancora deciso, e non capisco perché».

Infine una precisazione sul ruolo del sindacato. «Il mio compito sindacale non è quello di unire la sinistra ma unire il mondo del lavoro e dare una prospettiva ai giovani».  «Noi non ci fermiamo, e lo dico anche sul piano della mobilitazione. Pensiamo che la manifestazione di ieri per la sanità sia l'inizio di una mobilitazione che aumenterà In autunno ci saranno giornate di mobilitazione in Europa di tutti i sindacati».