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Si scava ancora nel fango e la politica già si divide L’ambiente non è in nessun programma di partito
Il ruolo dei sindaci, l’abuso d’ufficio e la “paura della firma” tornano nel dibattito politico e soprattutto fa litigare la maggioranza, in particolare Lega e Forza Italia. Ad accendere la miccia è Gilberto Pichetto Fratin, ministro azzurro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. «Basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare» gli eventuali abusi edilizi, ha detto ieri commentando il disastro di Ischia. Apriti cielo.
«Basterebbe mettere in galera i sindaci» Bufera su Pichetto
La frase del ministro dell’Ambiente provoca la reazione di Salvini: «Io invece li voglio proteggere»
Il ruolo dei sindaci, l’abuso d’ufficio e la “paura della firma” tornano di prepotenza nel dibattito politico e soprattutto fa litigare la maggioranza, in particolare Lega e Forza Italia. Ad accendere la miccia è Gilberto Pichetto Fratin, ministro azzurro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
«Basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare» gli eventuali abusi edilizi, ha detto ieri commentando il disastro di Ischia. Apriti cielo. A rispondere è niente meno che il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. «Qualcuno vorrebbe arrestare i sindaci, io invece li voglio proteggere e liberare dalla burocrazia», replica del leader della Lega.
Due punti di vista opposti e inconciliabili, che riaprono lo squarcio esistente nel governo tra chi difende il lavoro dei primi cittadini, in primis la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, come ribadito giovedì scorso all’assemblea Anci di Bergamo, e chi vorrebbe «mettere in galera i sindaci» per risolvere il problema. Pichetto Fratin ha anche aggiunto che la tragedia sarebbe stata evitata «se non avessero costruito nell’alveo e se fossero state fatte le opere di messa in sicurezza», specificando che «ci sono stanziamenti per quell'area previsti da dieci anni e oggi risultano solo a livello progettuale». Ma oltre a Salvini è la stessa Anci a replicare in maniera secca, per bocca dei suoi vertici, alle parole del ministro. «Quel commento sulla tragedia di Ischia, mentre ancora si cercano i dispersi e si contano le vittime, è di una volgarità inaccettabile e denota una grave ignoranza dell’argomento - puntualizza il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro - Siamo sicuri che non rappresenti la linea del governo sul tema annoso e drammatico del dissesto idrogeologico del nostro territorio, delle sue responsabilità, e di chi e come ci si possa mettere riparo: ora dal ministro aspettiamo delle scuse verso i sindaci italiani».
Decaro mette l’accento sul fatto che «il dramma della fragilità del territorio italiano e della mancanza di una sua manutenzione va molto oltre le competenze dei singoli sindaci» e che «questi casomai rappresentano un presidio importante per il territorio, sia per la sua integrità che per la sua valorizzazione». Per questo, conclude, «il governo e i suoi ministri dovrebbero innanzi tutto preoccuparsi di accelerare e semplificare le procedure: le polemiche e gli scaricabarile non sono degni di momenti così drammatici e non danno alcuna risposta alle esigenze e alla rabbia giustificata dei cittadini colpiti».
Ancor più duro il commento del sindaco di Pesaro e presidente delle Autonomie locali italiane, Matteo Ricci, secondo il quale le parole di Pichetto Fratin «sono gravissime» e il ministro «non ha idea di cosa significhi fare il sindaco oggi». Il suo, spiega Ricci, «è un vergognoso tentativo di scaricare tutta la responsabilità di tragedie come quella di Ischia sui sindaci», e per questo ne chiede le dimissioni.
D’altronde, quello della «difficoltà di fare il sindaco» è stato uno dei temi toccati da Meloni all’assemblea Anci, durante la quale la presidente del Consiglio aveva ricordato come, dopo anni di processi, «il 93 per cento delle contestazioni di abuso d’ufficio si risolve con assoluzioni o archiviazioni». Non solo. Meloni in quell’occasione ha puntato l’accento sul fatto che «bisogna mettere sindaci e amministratori nelle condizioni di firmare serenamente, di sapere oggi per domani se la firma costituisca o meno reato, di avere certezze sul perimetro del lecito e dell’illecito». Insomma, altro che galera.
Sul piede di guerra anche i sindaci della zona colpita, chiamati direttamente in causa dalle parole del ministro. «Faccio davvero fatica a immaginare che abbia potuto fare questa dichiarazione ha detto Giovanbattista Castagna, l’ultimo sindaco di Casamicciola Terme, primo cittadino dal 2014 allo scorso giugno L’abusivismo non appartiene alla mia generazione ma a quella del ministro». E se per il primo cittadino di Lecco Ameno, Giacomo De Pascale, «forse il ministro non sa di cosa parla», per il sindaco di Pollica e coordinatore dei Piccoli Comuni Anci Campania, Stefano Pisani, le dichiarazioni di Pichetto Fratin sono «sconcertanti». Quel che è certo è che di sconcerto, e pure parecchio, ne hanno provocato fin dentro palazzo Chigi.