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Revocata la tutela personale al gip di Roma Emanuela Attura che le era stata assegnata in seguito alle minacce rivolte a lei da un esponente del clan Casamonica. La protezione nei confronti del magistrato, che è stata anche a capo dell'Anm di Roma e Lazio, è stata revocata dall''Ufficio centrale interforze per la Sicurezza personale' del dipartimento della Pubblica sicurezza, con un provvedimento che diventerà operativo da domani. Attura in passato si è occupata di casi importanti, decidendo misure cautelari nei confronti di importanti esponenti della criminalità organizzata.
Proprio in questo ambito, in un'intercettazione ambientale, un esponente del clan Casamonica, parlando di lei aveva detto “questa giudice me la porterò nella tomba”. Più di recente la gip si era occupata di noti casi di cronaca, fra cui la strage di Fidene, commessa da Claudio Campiti. Il nome di Attura è poi circolato sui giornali quando lo scorso luglio ha deciso l'imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, per il quale la Procura di Roma aveva chiesto l'archiviazione, nell'inchiesta relativa alla fuga di notizie sul caso Cospito.