Incursione ucraina in territorio russo Putin reagisce attaccando la capitale Incursione ucraina in territorio russo Scontri vicino Kiev

Attaccati i depositi di carburante di Mosca. La presidente del parlamento europeo parla ai deputati dell’Ucraina

La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, si è recata ieri in visita a Kiev, portando il sostegno di tutta l’Ue e condannando l’aggressione del presidente russo Putin. «Sono qui per dare un messaggio di speranza», ha scritto su twitter appena arrivata nella capitale ucraina. «Vi aiuteremo a ricostruire le vostre città quando questa guerra non provocata e non necessaria finirà - ha aggiunto - Stiamo già fornendo assistenza militare e umanitaria e continueremo a farlo, ci prenderemo cura delle vostre famiglie che sono state costrette a fuggire dal Paese e ciò sarà fatto fino al giorno in cui potranno ritornare nelle loro case e ricostruire le loro vite».

Nelle stesse ore, il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, annunciava «enormi battaglie» a nord e ad est della capitale ucraina, luoghi dai quali le truppe russe si stanno allontanando ( dopo Irpin, è stata liberata anche Bucha, cittadina alle porte della capitale occupata per settimane) ma dove resistono sacche di combattimenti tra gli aggressori e la resistenza.

Combattimenti che ieri sono proseguiti anche a Chernihiv, nonostante le promesse di Mosca di «ridurre drasticamente» la pressione militare sulla città. Il sindaco, Vladyslav Atroshenko, ha infatti accusato la Russia di aver bombardato il reparto di oncologia di uno degli ospedale della città, spiegando che «uno degli edifici dell’ospedale, cioè l’unità oncologica, è stato completamente distrutto» e che «tre persone hanno riportato gravi ferite».

Ma ieri è stata anche la giornata del primo attacco ucraino su suolo russo, che ha colpito un deposito di carburanti a Belgorod. Un attacco che, ha reagito il Cremlino, è stato effettuato con due elicotteri MI- 24 e che «potrà influenzare i colloqui di pace». Da Kiev è arrivata prima una smentita e poi il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha risposto con un «no comment». Smentite sono arrivate anche dal governo russo circa le voci di una presunta malattia di Putin, che secondo alcuni media indipendenti avrebbe un cancro alla tiroide.

Sul fronte diplomatico, è ancora la Turchia a giocare il ruolo da protagonista, con una telefonata tra il presidente Erdogan e lo stesso Putin, in cui il primo avrebbe sollecitato il secondo per un incontro con Zelensky proprio in Turchia.

Nel frattempo secondo scambio di prigionieri dall’inizio della guerra tra Kiev e Mosca, mentre non ci sono novità sul punto chiave dei negoziati: la sovranità dei territori contesi. La posizione russa su Crime a Donbass, ha detto il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, «rimane invariata».

Novità invece sul possibile ruolo di mediazione di Pechino, dopo il vertice Ue- Cina di ieri al quale hanno partecipato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il presidente cinese Xi Jinping e il suo primo ministro Li Keqiang. «La comunità internazionale, in particolare la Cina e l’Ue, hanno la responsabilità reciproca di utilizzare la loro influenza congiunta e diplomazia per porre fine alla guerra russa in Ucraina e alla connessa crisi umanitaria», ha scritto Michel dopo l’incontro, mentre più dura è stata von der Leyen.

«Ciò che accade in Ucraina è un disastro umanitario creato per scelta - ha detto la presidente della Commissione Ue - ci aspettiamo che la Cina si prenda le sue responsabilità ed eserciti la sua influenza sulla Russia, perché è in gioco la sua reputazione».