La carenza di personale negli uffici giudiziari di Ivrea preoccupa l’Ordine degli avvocati presieduto da Patrizia Lepore. Per questo motivo sono state avviate numerose iniziative dell’avvocatura eporediese per sensibilizzare il ministero della Giustizia. Scarse risorse umane significa anche giustizia a singhiozzo. La perseveranza del Coa di Ivrea sta portando però ad alcuni risultati significativi. Nei giorni scorsi, come spiega la presidente Lepore, «dopo un intenso lavoro di interlocuzione con le istituzioni, siamo riusciti a svolgere un colloquio da remoto con il ministero della Giustizia». All’incontro hanno partecipato anche la procuratrice di Ivrea, Gabriella Viglione, e il presidente del Tribunale, Vincenzo Bevilacqua.

«Il Consiglio dell’Ordine di Ivrea – spiega Patrizia Lepore -, presente con tutti i suoi consiglieri, ha illustrato a Gaetano Campo, capo del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi di via Arenula, le criticità conseguenti alla carenza di personale e al sottodimensionamento delle piante organiche della procura della Repubblica e del Tribunale. L’incontro è servito soprattutto ad illustrare le possibili proposte finalizzate alla risoluzione dei problemi emersi. In particolare, il Coa ha evidenziato come sia necessario e urgente un intervento emergenziale mirato e focalizzato alle assunzioni del personale giudicante, requirente e amministrativo specificamente per il circondario del Tribunale di Ivrea, non potendo affidare la soluzione ai concorsi e- o bandi di carattere nazionale indetti dal ministero di Giustizia.

Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ivrea, inoltre, ha voluto dare risalto alla possibilità di attingere a graduatorie di carattere pubblico di bandi di concorso già svolti da parte di enti pubblici nella Regione Piemonte». L’avvocatura, consapevole dei grossi disagi patiti dai cittadini, oltre che dagli avvocati, ha presentato alcune proposte concrete. «Abbiamo sottolineato – commenta la presidente del Coa di Ivrea - la necessità di intervenire, attraverso l’emanazione di un decreto ministeriale, all’allargamento della pianta organica, così come già normativamente prevista con la Legge 148 del 14 settembre del 2011 e i d. lgs. 155 e 156 del 2012 di revisione della geografia giudiziaria rimasti privi di effettiva attuazione. Gaetano Campo ha quindi esplicitato al Coa che il ministero è a conoscenza della gravità della situazione eporediese e ha intenzione di raggiungere, congiuntamente, gli obiettivi proposti».

Da via Arenula non sono mancate alcune risposte. «Il ministero della Giustizia – aggiunge l’avvocata Lepore - ha infatti anticipato che il circondario di Ivrea verrà interessato, specificamente, dal prossimo scorrimento della graduatoria per area funzionari, 1.200 posti, oltre che, in autunno, dal concorso che verrà indetto per area A2 cancellieri, per 2.000 posti. Inoltre, con il prossimo concorso per l’Ufficio per il processo vi saranno ulteriori nuove significative assegnazioni all’ufficio giudiziario eporediese. Infine, avranno luogo ulteriori assegnazioni in funzione dello scorrimento delle graduatorie del concorso per dirigenti. Il dottor Campo ha anche rilevato di aver già interpellato la Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino per ottenere le graduatorie disponibili dei bandi indetti dagli enti locali piemontesi. Per quanto concerne le piante organiche, il ministero ha altresì anticipato che vi sarà una revisione dei posti non occupati, ma esistenti, degli assistenti ufficiali giudiziari del distretto al fine di poter riorganizzare le piante organiche incrementando altre figure, ora carenti, con particolare riferimento all’Ufficio di Ivrea».

Il confronto con il ministero della Giustizia proseguirà. A fine mese sarà fatto nuovamente il punto sulla situazione degli uffici giudiziari di Ivrea. «Il Coa – conclude la presidente Patrizia Lepore -, è soddisfatto del risultato raggiunto fino ad oggi. Siamo comunque consapevoli che si tratti solo di un primo, importante passo verso la riorganizzazione del personale degli uffici giudiziari. Abbiamo altresì manifestato piena disponibilità al ministero nel supporto agli interventi occupazionali futuri. Per tale ragione, vorremmo avviare, parallelamente a via Arenula, un’interlocuzione con la Regione Piemonte e con la Città metropolitana al fine di coadiuvare il ministero della Giustizia nell’attività di reperimento di profili professionali che possano essere destinati al Tribunale e alla procura di Ivrea».