Con le carriere separate il cittadino italiano non ci guadagna «nulla. Perderà la garanzia di effettiva indipendenza della magistratura nel suo complesso». Lo afferma, in un'intervista a 'la Repubblica', Giuseppe Santalucia, presidente dell'Associazione nazionale magistrati (Anm). Dal ministro della Giustizia Carlo Nordio «finora ho ricevuto solo il preannuncio di una chiamata», sottolinea aggiungendo: «Abbiamo sempre detto che chiediamo di essere ascoltati per un confronto. Mai necessario come quando in ballo c'è una riforma costituzionale».

«Il nostro invito - prosegue facendo riferimento all'assemblea di Palermo - resta fermo perché il congresso è la sede ottimale per il confronto che vorremmo». «Il malessere e la protesta dei giornalisti italiani meritano grande considerazione perché sono la spia del disagio che oggi avvertono gli organi di garanzia - sottolinea Santalucia - C'è il pericolo di uno squilibrio che va a tutti i costi evitato ritornando a riflettere con maggiore forza sull'attuale assetto costituzionale». «Libertà di stampa e indipendenza della magistratura fanno parte dell'architrave che sorregge la nostra Repubblica e quindi devono essere considerati da tutti un bene prezioso», osserva.