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RAID ANCHE SU ODESSA
Un attacco missilistico russo nella regione di Donetsk , nell'Ucraina orientale, ha ucciso almeno trenta persone. Lo ha denunciato il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko, secondo cui altre decine di civili tra cui alcuni bambini, potrebbero essere rimaste sepolte dalle macerie.
Il razzo ha colpito un condominio di cinque piani, che successivamente è crollato. L'attacco, riferisce il giornale Kyiv Independent, è avvenuto nella serata di sabato nella città di Chasiv Yar e il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. Secondo le forze armate di Mosca si trattava di un «dormitorio dell’esercito», ma evidentemente le informazioni erano sbagliate.
Il presidente ucraino Zelensky, in un discorso alla Nazione dopo aver incontrato il premier olandese Rutte, ha tuonato contro il bombardamento: «I responsabili russi dell’attacco a Donetsk saranno puniti», annunciando una controffensiva delle truppe di Kiev. L’' Ucraina starebbe infatti raggruppando circa un milione di soldati equipaggiati con armi occidentali di ultima generazione per recuperare i territori meridionali occupati dalla Russia in Donbass l’epicentro del conflitto ormai da settimane come ha spiegato il ministro della difesa di Kiev Oleksii Reznikov in un'intervista rilasciata al Sunday Times.
Ma i russi attaccano comunque a tutto campo con incursioni mordi e fuggi: ieri c’è stato un raid aereo anche su Odessa, secondo il vice direttore dell'ufficio della presidenza ucraina, Kirill Timoshenko sono stati lanciati quattro missili da aerei che sorvolavano la penisola di Crimea occupata e uno ha colpito un edificio uccidendo una persona.
L'artiglieria russa ha poi colpito un presunto punto di concentrazione delle truppe ucraine e una fabbrica di ceramica utilizzata come deposito di munizioni a Slovyansk, sempre nella regione del Donetsk, uccidendo fino a cento soldati ucraini secondo quanto riferiscono i portavoce dell’esercito di Mosca. Lo riferisce anche il ministero della Difesa russo, per bocca del capo ufficio stampa Igor Konashenkov. L'attacco, ha proseguito, avrebbe consentito la distruzione di oltre mille proiettili per obici statunitensi M- 777 e 700 razzi per lanciamissili Grad.
Intanto si è concretizzata la prospettiva di un incontro nel prossimo futuro tra il presidente russo, Vladimir Putine il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan tra i leader più attivi sul fronte diplomatico. Lo ha fatto sapere direttamente il Cremlino dopo in seguito a un colloquio telefonico sulla crisi dell’ export del grano e sul coordinamento degli sforzi per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero.