«Napoli non è Bogotà o Caracas. Io so cosa vuol dire il sud America, dove la vita di un uomo o di una donna vale quanto quella di una gallina. Invece Napoli è più sicura di città italiane più grandi». Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, è tornato sulla frase pronunciata dal presidente della Corte d'Appello di Napoli, Eugenio Forgillo, alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, illustrando i dati della criminalità aveva tra l'altro sottolineato che «il fenomeno delle stese avvicina il nostro territorio più a quei paesi sudamericani che ad un paese dell'occidente».

«Degli ultimi 25 omicidi - ha aggiunto Gratteri - 19 sono stati scoperti. Non riesco a capire le stese, è vero, sono un fenomeno fuori dalle logiche. Dobbiamo capirle, perché con le stese le mafie creano terrore e non consenso. Lavoreremo anche su questo. Stiamo facendo diverse riunioni con forze dell'ordine per capire dove si può fare di più. Le forze dell'ordine vanno spronate, non demolite. Con il paragone con il sud America non stai dicendo la verità né la realtà. Stai facendo male alla città di Napoli. Chi lavora 12 ore al giorno può poi parlare, forse. Chi non lavora e non prova emozione, senso dello Stato, è meglio che stia zitto».

«C'è una joint-venture tra camorra e 'ndrangheta per traffico di droga e di petroli. Ma sono qui a Confesercenti per dire che per mia cultura e modo di essere ricevo tutti nella mia stanza. Parlo anche con pregiudicati, indagati, imputati. Guardo negli occhi le persone e non racconto bugie. Bisogna fare di più con un piglio propositivo - ha concluso Gratteri - bisogna rendere più vivibile il territorio».