IL DITTATORE CELEBRATO COME MEDIATORE

Ieri addirittura annunciava al mondo che il conflitto tra la Russia, l’Ucraina e gli alleati occidentali

«mai diventerà una guerra nucleare» MANCAVANO I REQUISITI DI NECESSITÀ E URGENZA

Tetto al contante a 5mila euro no, poi forse, poi di nuovo sì. È stata una giornata politica sulle montagne russe quella di ieri sul settore fisco, con la norma fortemente voluta dalla Lega che è stata stralciata dal decreto Aiuti quater in discussione in Parlamento perché senza i requisiti di necessità e urgenza. Apriti cielo. Nel Carroccio è partita la caccia a chi avesse tolto la norma dal testo, per poi ripiegare sul fatto che il provvedimento sarà comunque inserito in manovra. Questione della quale si occuperà in questi giorni la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ma che comunque sarà di corto respiro, intorno ai 15 miliardi di euro, perché gran parte delle risorse dovranno essere stanziate contro il caro energia. Dalla Lega spiegano che rispetto all’innalzamento del tetto all’uso del contante. 5mila euro «non c’è nessun problema» e che entrerà in vigore «dal primo gennaio 2023» proprio perché «sarà inserita in legge di Bilancio».

Ma l’opposizione, in particolare il Movimento 5 Stelle, giura battaglia.

«Ennesima figuraccia del governo - ha scritto il leader M5S, Giuseppe Conte, L’innalzamento del tetto al contante viene depennato all'ultimo dal Decreto Aiuti perché mancano i requisiti di emergenza previsti dal decreto legge: il governo Meloni non si era accorto che girare con 5mila euro in contanti in una valigetta non è l'urgenza per un cittadino comune, ma sicuramente lo è per evasori, corrotti e criminalità organizzata».

Secondo l’ex presidente del Consiglio «ci riproveranno nella legge di bilancio» ma, spiega, «noi daremo battaglia perché ci si preoccupi di famiglie e imprese in difficoltà e non di come creare praterie per l’illegalità».

Legge di Bilancio sulla quale la Lega non ha intenzione di mollare la presa. «Ci saranno dei primi punti fermi - ha scandito il ministro delle Infrastrutture - dall’innalzamento della soglia della flat tax allo stop alla legge Fornero con l'avvio di quota 41 a una rinnovata pace o tregua fiscale, come l’ha chiamata Giorgia in Parlamento, e una revisione del reddito di cittadinanza che sarà sicuramente compresa».