Biglietti e tessere omaggio per aliscafi in servizio nel golfo di Napoli, manutenzione e rimessaggio gratuiti per il proprio gommone, assieme alla dichiarata disponibilità a informarsi su una vicenda giudiziaria che riguardava il gruppo Lauro e a valutazioni e suggerimenti dispensati «non consoni al suo ruolo».

Dopo il tribunale di Napoli, anche il Plenum di Palazzo dei Marescialli archivia il caso dell'ex capo degli Ispettori di via Arenula Andrea Nocera, che lasciò l'incarico dopo la notizia nel dicembre del 2019 che era indagato per concorso in corruzione insieme con l'ex senatore di Forza Italia Salvatore Lauro e l'armatore sorrentino Salvatore Di Leva.

Se per i giudici penali, che lo scorso maggio hanno accolto la richiesta di archiviazione della procura, la ragione è che «in nessun caso sono emersi elementi certi, precisi e concordanti dai quali poter dedurre che Nocera si interessava delle molteplici richieste a fronte di utilità», per il Csm la questione nodale è che se è vero che si tratta di condotte «idonee a incidere in maniera significativa su imparzialità e indipendenza», «non c'è diretta incidenza sulle funzioni attualmente ricoperte», quelle di magistrato addetto al Massimario della Cassazione, come ha spiegato la relatrice Elisabetta Chinaglia (AreaDg).

Il Consiglio Superiore della Magistratura ha archiviato senza nemmeno compiere un'istruttoria, una scelta contestata dal togato Nino Di Matteo e dal laico della Lega Stefano Cavanna.

Per Nocera, che fu chiamato a guidare gli ispettori di via Arenula dall'allora ministro Alfonso Bonafede, però il caso non è totalmente chiuso: nei suoi confronti è stata avviata l'azione disciplinare e dunque rischia di finire a processo davanti alla Sezione disciplinare del Csm.