È sempre più incandescente la procedura per la nomina del nuovo procuratore di Catania, posto quanto mai ambito (vacante dallo scorso ottobre) e per il quale hanno presentato domanda ben otto magistrati: i tre aggiunti della procura etnea, Sebastiano Ardita, Ignazio Fonzo e Francesco Puleio, due aggiunti di quella palermitana, Paolo Guido e Marzia Sabella, i procuratori generali di Reggio Calabria e Lecce, Gerardo Dominijanni e Antonio Maruccia, il procuratore di Potenza Francesco Curcio.

Il relatore della pratica, il togato indipendente Andrea Mirenda, ha abbandonato ieri la seduta della Commissione per gli incarichi direttivi per protestare contro la decisione di rinviare ancora una volta il voto. «La pratica è completamente istruita da un più di un mese. Da allora, però, viene sempre rinviata senza apprezzabili ragioni», ha dichiarato Mirenda. Da quanto si è appreso, il motivo di quest’ultimo rinvio è affinché sia decisa unitamente a quelle dei vertici degli uffici giudiziari della Campania, in particolare del pg di Napoli unitamente al presidente ed al pg della Corte di appello di Salerno. «A mio sommesso avviso questo rinvio ha il solo scopo, per nulla commendevole, di trovare una “quadratura” generale su queste nomine. Devo prendere atto con estrema amarezza che nonostante gli scandali che lo hanno travolto, il Consiglio, immune ad ogni revisione critica del proprio passato, persevera in dinamiche che, quando non opache, appaiono sicuramente estranee alle regole procedimentali e di merito che ne disciplinano l’attività», ha puntualizzato Mirenda.

Le nomine dei procuratori, pur con tutti gli sforzi del vice presidente Fabio Pinelli, si confermano dunque fonte di “tensione” a Palazzo Bachelet. “Tensione” che viene meno quando si tratta invece di nominare un presidente di Tribunale e che, solo per questo, dovrebbe far riflettere il legislatore ed il governo Meloni sulla necessità di avviare quanto prima seria discussione sul ruolo del pm nel Paese. Oggi, comunque, è in programma un sit- in davanti al palazzo di giustizia di Catania per sensibilizzare il Csm ad imprimere una accelerazione su questa nomina.