L’istituzione della “Cabina di regia permanente per le professioni economico-giuridiche”, prevista dal decreto ministeriale del 5 luglio scorso, dimostra la grande attenzione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, verso l’avvocatura, i commercialisti e il notariato. Fanno parte, infatti, il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, quello del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio e il presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Giulio Biino. Si tratta di una iniziativa innovativa, considerato che in passato sono stati creati tavoli tecnici tematici.

A presiedere l’organismo sarà il ministro della Giustizia o il Capo di gabinetto. Ai lavori della cabina di regia, previsti con cadenza mensile, partecipano di diritto il viceministro e i sottosegretari di Stato. Inoltre, per la parte organizzativa, è prevista una segreteria tecnico-organizzativa, composta da Assunta Tillo, magistrato di gabinetto, e Alfredo Federici della segreteria particolare del capo di gabinetto.

Secondo quanto indicato nel decreto istitutivo, l’organismo nasce per «costruire un canale di ascolto permanente con le professioni del comparto economico-giuridico in una logica ispirata alla leale collaborazione istituzionale» e perché una “stabile interlocuzione” con questi professionisti «può assicurare la tempestività dei loro contributi in vista dell’elaborazione di iniziative legislative efficaci e adeguate alle esigenze dei rispettivi settori di appartenenza».

Grande soddisfazione viene espressa dal rappresentante dell’avvocatura istituzionale, Francesco Greco. «Con l’istituzione della cabina di regia per le professioni economico-giuridiche – commenta il presidente del Cnf - il ministro Nordio tiene meritoriamente fede all’impegno preso nei mesi scorsi e conferma una modalità di ascolto e dialogo preventivo con le nostre realtà. Tutto è finalizzato a realizzare un gioco di squadra fondamentale in questo momento storico e ad individuare assieme idee e soluzioni legislative nell’interesse generale. È confortante il riconoscimento delle competenze e della funzione nazionale delle professioni economico-giuridiche e del contributo che da esse può venire per lo sviluppo del Paese».

A proposito della collaborazione messa in campo a più livelli, il presidente Greco sottolinea l’attenzione rivolta da via Arenula. «Abbiamo accolto - commenta - con molto favore la notizia dell’iniziativa del ministro della Giustizia di volere creare questo organo di consultazione con le professioni economico-giuridiche. Il tutto si inquadra in un segnale di disponibilità e di apertura che il ministro Nordio ha già mostrato da tempo. Fin dall'inizio del suo mandato, infatti, ha sempre dimostrato grande sensibilità verso le istanze dell’avvocatura, ma anche del notariato e dei commercialisti. Il Consiglio nazionale forense ha dal canto suo avuto ogni volta nel ministero della Giustizia un interlocutore franco, all’insegna di una collaborazione aperta, proficua e, ovviamente, basata sul rispetto delle reciproche posizioni»

Secondo Francesco Greco, la neonata cabina di regia potrà affrontare con punti di vista differenti – e convergenti – alcune questioni imprescindibili per le professioni giuridico-economiche. «Il ministro della Giustizia – dice il presidente del Consiglio nazionale forense - amministra un settore importante dello Stato, noi abbiamo un ruolo altrettanto importante: quello della difesa dei diritti. Tutte le volte in cui c'è stata la possibilità di confrontarci su temi delicati, con un impatto significativo sulla nostra professione, sulla vita dei cittadini, ma in generale sul sistema giudiziario, il ministro Nordio ha sempre coinvolto l’avvocatura. Dal canto nostro, dobbiamo anche dire che ogni volta che abbiamo chiesto di essere ascoltati, il guardasigilli ha dimostrato ampia disponibilità. Una grande apertura che va riconosciuta non solo al ministro, ma pure ai viceministri, ai sottosegretari, al capo di gabinetto. Credo che questo approccio costruttivo abbia poi rappresentato la base per la creazione della cabina di regia. Sono certo che sarà la sede di un confronto utile in cui verranno affrontati i tanti temi che sono nell’agenda dell’avvocatura».

Un’ultima riflessione il presidente del Consiglio nazionale forense la dedica alla collaborazione con il notariato e i commercialisti. «Lavoreremo nella cabina di regia – conclude Greco - con uno spirito costruttivo, cercando di offrire soluzioni secondo il punto di vista delle libere professioni. Un metodo che forse in passato qualche volta è mancato al ministero. Il ministro della Giustizia ha colto una esigenza ben precisa e ha inteso colmare una lacuna. È una iniziativa innovatrice alla quale vogliano dare il nostro contributo e vogliamo cogliere le opportunità che si presenteranno per la nostra professione».