David Gallo, lo scienziato esploratore di acque profonde, ritiene che ci vorrebbe un miracolo per salvare le persone intrappolate su Titano, anche se rimane ottimista; e ha comunque ricordato che, qualora fosse trovato proprio in questo ultima 'finestra' di tempo, «ci vorrebbero ore per portarlo in superficie». I rumori provenienti da sott'acqua sono «credibili e ripetuti», il che significa che le squadre di soccorso dovrebbero muoversi rapidamente per cercare di localizzarlo, ha detto parlando a Good Morning Britain sull'emittente ITV.

«Dobbiamo, a questo punto, assumere che quello sia il sottomarino e spostarci rapidamente in quel punto, localizzarlo e calare i robot». «Devono essere assolutamente pronti perché per localizzarlo e portarlo in superficie, ci vogliono ore», ha aggiunto. Tra l'altro gli esperti fanno notare che, a questo punto, non è solo la mancanza d'aria l'unico pericolo: il batiscafo potrebbe anche aver perso energia elettrica, che svolge un ruolo fondamentale nel controllo dei livelli di ossigeno e anidride carbonica. E mano che i livelli di ossigeno diminuiscono, la proporzione di anidride carbonica respirata da coloro che si trovano all'interno aumenterà, il che potrebbe avere conseguenze fatali: perché man mano che i livelli di anidride carbonica si accumulano, essa diventa come un sedativo, un gas anestetico che addormenta.