Anche il quarto componente del branco che a Rimini ha assalito una coppia, stuprando lei e picchiando selvaggiamente lui, è stato arrestato. Il giovane, un congolese di 20 anni, è stato bloccato mentre stava tentando di fuggire in treno. Gli altri tre stupratori, tutti minorenni, sono già a disposizione degli inquirenti. Il branco aveva violentato nella stessa notte anche un transessuale e assalito un'altra coppia alcuni giorni prima. Il padre dei dei due fratelli marocchini di 15 e 17 anni residenti a Vallefoglia, nel Pesarese, che si sono presentati in caserma per ammettere il loro coinvolgimento nel doppio stupro di Miramare di Rimini al Resto del Carlino ha dichiarato: «Gli ho detto di andare subito dai carabinieri. Può capitare che uno rubi un telefonino, ma non che uno violenta una donna. Se hanno fatto una cosa del genere devono pagare». Grazie alle loro indicazioni è stato in seguito fermato un nigeriano 16enne e poi nella notte è stato rintracciato anche il congolese di 20 anni, Guerlin Butungu. Il padre dei due ragazzi marocchini, 51 anni, ha spiegato di aver riconosciuto i figli dalle foto diffuse sui giornali e che sabato il figlio 17enne è tornato a casa piangendo. «Mi ha detto che lui era con suo fratello e altri due loro amici, un congolese e un nigeriano, a Rimini. Hanno partecipato allo stupro di cui si parla da giorni». I due giovani avrebbero deciso di presentarsi dopo la diffusione delle immagini e a causa della pressione esercitata in questi giorni dalla polizia di Rimini. Una telecamera di sorveglianza avrebbe infatti ripreso i quattro uomini che avrebbero partecipato allo stupro sulla spiaggia del Bagno 130 di Miramare a Rimini. Domenica un nuovo sopralluogo era stato fatto dalla polizia scientifica, su richiesta della Procura, nel punto dell'aggressione alla prostituta transessuale. L'obiettivo era ritrovare un frammento della bottiglia usata dai quattro stranieri per minacciare la peruviana. Un frammento di quella bottiglia è stato repertato dalla polizia e ora si attendono i risultati scientifici per l'esame delle impronte digitali.