Una sparatoria in una scuola nel quartiere Lend di Graz, in Austria, ha provocato almeno nove vittime e decine di feriti. A darne notizia sono i principali media austriaci, tra cui la Kronen Zeitung, mentre la polizia ha confermato un’operazione di vasta portata presso l’istituto in Dreierschützengasse, con l’intervento delle unità speciali Cobra e la completa evacuazione dell’edificio.

Il presunto autore della strage è uno studente dell’istituto, che si sarebbe poi tolto la vita. Secondo le prime ricostruzioni, avrebbe fatto irruzione in due aule prima di essere trovato morto in un bagno. Krone Zeitung riporta che il giovane si considerava vittima di bullismo.

Le autorità, tramite il portavoce Fritz Grundnig, hanno confermato la presenza di diversi feriti gravi, tra cui insegnanti e studenti. Alcuni di loro sono stati trasferiti d’urgenza presso la Helmut List Hall, trasformata in un centro medico temporaneo.

In quei momenti drammatici, una parte del personale docente si è barricata nelle aule con gli studenti, in attesa dei soccorsi. Il marito di un’insegnante ha raccontato di aver sentito chiaramente i colpi di arma da fuoco e di essere stato in contatto con la moglie, rimasta chiusa in classe con i suoi alunni.

Dopo ore di tensione, la polizia della Stiria ha dichiarato che la scuola è stata completamente evacuata e che non sussistono ulteriori pericoli per la popolazione. I genitori degli studenti coinvolti sono stati autorizzati a ricongiungersi con i figli in un punto di raccolta sicuro.

L’attacco arriva poco prima del decimo anniversario della strage del 20 giugno 2015, quando un uomo travolse la folla nel centro di Graz con un SUV, causando tre morti e oltre 40 feriti. Un tragico richiamo a una città ancora segnata da quell’evento.

La polizia continua le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto e il profilo del giovane responsabile. Al momento, il movente principale sembra legato a disagi personali e isolamento sociale. Il tragico gesto riaccende il dibattito su bullismo, salute mentale e sicurezza nelle scuole in Europa.