Parte da Roma la prima speranza per il 2021. Le prime dosi europee di vaccino sono state infatti appena somministrate all'ospedale Spallazani della Capitale. A dare il via al "Vaccine-Day": la direttrice del laboratorio di virologia dell'Istituto che isolò il virus a febbraio, Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli. Sono loro i primi beneficiari italiani del farmaco. «Mi sento benissimo, sono emozionata, ma ancora più che emozionata sono inorgoglita», dice ai giornalisti Maria Rosaria Capobianchi. «Spero che questo privilegio sia esteso presto a tutti», aggiunge, sottolineando che «non dobbiamo ancora cantare vittoria». Sono in tutto 9.750 le dosi di vaccino Pfizer-Biontech disponibili nel nostro Paese, arrivate ieri dal Belgio. «Oggi l’Italia si risveglia. È il #VaccineDay. Questa data ci rimarrà per sempre impressa», commenta su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus». Festeggia senza troppe cerimonie, invece, il ministro della Salute, Roberto Speranza, che invita a mantenere «cautela e attenzione. Non è finita abbiamo ancora molto da fare e bisogna resistere e rispettare le regole». Per il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, oggi «è un giorno di speranza, grazie alla ricerca. Ma l’arrivo dei vaccini è solo il primo passo. La svolta saranno le vaccinazioni. Di tutti, del mondo intero», scrive sui social network. Domenico Arcuri, commissario straordinario all'Emergenza Covid, si dice emozionato per l'arrivo del vaccino. «Ci ha fatto intravedere uno spiraglio di luce. La strada è ancora lunga e dobbiamo continuare ad essere cauti e prudenti e responsabili. Piano piano riusciremo ad uscire da questa lunga notte». dice Arcuri. «Il vaccino in Italia è gratuito per tutti ma non è obbligatorio, penso sia una scelta consapevole e giusta», ha aggiunto Arcuri. «Siamo convinti che un numero più alto di quello che si pensa si vaccinerà».