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#PrimaLePersone. Con questo claim partirà la grande marcia, oggi a Napoli, che attraverserà l’intera città. L’appuntamento, alle 10,30, è nella piazza storica dei grandi cortei sindacali, piazza Mancini, per arrivare a piazza del Gesù. C’è da molti giorni una grande condivisone sui social, # iocisarò è l’hastag che si legge da più parti: singoli cittadini, circa 200 le associazioni, da Medici senza Frontiere alla Rete antiviolenza, alla comunità Lgbt alla Comunità di Sant’Egidio, organizzazioni sindacali. C’è grande voglia di partecipazione e di esprimere la propria indignazione, di esserci per marciare contro il clima di odio e paura che serpeggia in modo evidente nel Paese. Per ribadire i concetti di accoglienza, solidarietà e il rispetto dei diritti contro le discriminazioni di ogni tipo. Una marcia che ha anche l’obiettivo di una mobilitazione permanente, come è stato ribadito nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al Cinema Modernissimo. Nasce soprattutto per arginare una deriva che utilizza risentimento e paura per riproporre istanze razziste, xenofobe, di discriminazione del diverso. Una mobilitazione dunque popolare e spontanea, dopo le iniziative di Milano e Trieste dei mesi scorsi ( 2 marzo e 13 aprile), nata nel corso di un’assemblea della società civile il 7 aprile scorso. Molte le adesioni da don Luigi Ciotti a Paolo Siani.
Dal Nord al Sud insieme per ricordare i princìpi dell’articolo 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Principi stampati sulla maglietta azzurra che sta avendo tanto successo e si indosserà per la marcia. La voglia di partecipazione è forte, la voglia di riempire le strade di Napoli in modo pacifico e colorato all’insegna # PrimaLe-Persone. Non a caso è stata ideata e diffusa la campagna social “Io ci metto la faccia”, lanciata attraverso la pagina Facebook “Prima le persone”.