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Un forte boato seguito dal crollo di una palazzina di quattro piani in via Galilei e il danneggiamento di numerosi edifici nel centro di Ravanusa, nell’Agrigentino. La tragedia è avvenuta all’ora di cena, poco dopo le 20 e 30. Quattro al momento le vittime. I dispersi sono 7, appartenenti a più gruppi familiari, mentre due donne una di 83 anni, sono state tratta in salvo e trasferite in ospedale. Una è in codice rosso mentre l’altra non sarebbe in gravi condizioni. I soccorritori sono ancora al lavoro per scavare tra le macerie dopo che nella notte sono stati spenti i diversi incendi che si sono sviluppati a seguito dell’esplosione, probabilmente causata da una falla nel metanodotto e innescata forse da un ascensore. Le prime squadre dei Vigili del Fuoco arrivate hanno riscontrato infatti una grossa perdita di metano. Sul posto sono al lavoro anche le unità cinofile e gli esperti dell’Usar, specialisti dei vigili del fuoco nella ricerca sotto le macerie, da Messina, Catania e Palermo. Le persone evacuta dalle proprie abitazioni sono almeno una cinquantina che sono state ospitata da amici o parenti mentre la ’base operativà è stata approntata in una scuola. Già aperta intanto un’inchiesta, annunciata dal procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio. Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo ha fatto un appello sul suo profilo Facebook per chiedere autobotti e mezzi per soccorso ed ha invitato i suoi concittadini a restare nelle proprie case per «consentire ai soccorritori di intervenire in sicurezza e tranquillità». Il primo cittadino, che ha voluto smentire le voci secondo cui tra i dispersi vi fossero dei bambini, ha escluso che nei giorni precedenti ci siano state richieste o segnalazioni di problemi nell’area interesata all’esplosione.