Donald Trump minaccia di imporre una tariffa del 50% sui beni provenienti dall'Unione Europea, adducendo come motivazione la mancanza di progressi negli attuali negoziati commerciali. «Raccomando dazi diretti del 50% sull'Unione europea a partire dall' 1 giugno 2025. Non vi sarà alcun dazio se il prodotto sarà costruito o fabbricato negli Stati Uniti» scrive su Truth il presidente americano.

«È sempre stato difficile trattare con l'Unione europea, creata con lo scopo principale di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in ambito commerciale - scrive Trump per spiegare la sua raccomandazione -, Le sue potenti barriere commerciali, le imposte sull'Iva, le ridicole sanzioni aziendali, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250.000.000 di dollari l'anno, una cifra totalmente inaccettabile. Le discussioni con l'Ue non portano a nulla!».

L'annuncio segna un'escalation della guerra commerciale di Trump con l'Ue. Inizialmente aveva proposto un dazio del 20% sulla maggior parte dei prodotti Ue, ma lo aveva dimezzato al 10% entro l' 8 luglio per dare tempo ai colloqui.

Le dichiarazioni della Casa Bianca hanno avuto un effetto nefasto sulle principali borse europee. Trenta minuti dopo il post su Truth del presidente americano, alle 14: 30, tutte le borse hanno virato in negativo: a Francoforte il Dax segna un calo del 2,53%, a Parigi il Cac- 40 perde il 2,78%. Cali anche a Londra (- 1,3%), Amsterdam (- 1,8%) e Madrid (- 2,4%). Un andamento che si riflette sull’Euro Stoxx 50 che segna - 2,8%. In deciso calo l’automotive, con Stellantis che segna un - 5,2%, Mercedes - 4,8%, Bmw - 4,7%, e il settore del lusso con Essliux - 5,1% e Kering a - 4,7%.