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Due americani imprigionati per decenni in casi separati sono stati scagionati ieri dopo che le loro condanne sono state ritenute viziate e annullate dai tribunali di New York, hanno dichiarato i pubblici ministeri. Secondo le richieste di annullamento dei casi, le condanne sono state viziate da testimonianze errate e da errori procedurali. Le scuse di ieri sono l'ultimo imbarazzo per il Dipartimento di Polizia di New York, che ha visto una serie di condanne di alto profilo annullate per errori e cattiva condotta degli investigatori. Uno degli uomini scarcerati, Wayne Gardine, è stato in prigione per più di 18 anni per un omicidio avvenuto nel 1994, al culmine dell'epidemia di crack di New York. Ora rischia la deportazione in Giamaica, di cui è originario, nonostante sia stato scagionato e abbia scontato la totalità della sua pena originaria.
L'altro, Jabar Walker, è stato condannato a due pene da 25 anni all'ergastolo per l'uccisione di due uomini in un'auto nel 1995 nella stessa zona dell'omicidio per cui Gardine è stato condannato. Walker, che è stato liberato dopo l'udienza, è fotografato dai media locali con un pizzetto brizzolato, sorridente mentre era affiancato da sostenitori e familiari.
Parla il procuratore distrettuale di New York
«Walker, che aveva 23 anni al momento della condanna, è stato rilasciato oggi dopo aver scontato 25 anni di due condanne consecutive a 25 anni di carcere a vita», ha dichiarato l'ufficio del procuratore distrettuale di New York. «L'Ufficio si è unito oggi alla mozione della Legal Aid Society per annullare e respingere l'accusa di Gardine sulla base della constatazione da parte dell'Ufficio di nuove prove scoperte», ha dichiarato il procuratore distrettuale di New York.
«Gardine, che aveva 22 anni al momento della condanna, ha scontato quasi tre decenni di carcere prima di essere rilasciato sulla parola nel 2022. E' stato poi trasferito alla US Immigration and Customs Enforcement, dove rimane in custodia». Gardine «non è ancora un uomo libero e rischia un'ulteriore e ingiustificata punizione in caso di espulsione», ha dichiarato Lou Fox, avvocato di Gardine presso la Wrongful Conviction Unit della Legal Aid Society, che si è occupata del suo caso.