Stelle cadenti nel giorno di San Lorenzo. L'Italia contava parecchio su Federica Pellegrini, Clemente Russo, Arianna Errigo e Aldo Montano, accreditati alla vigilia come possibili, anzi probabili, medagliati a Rio de Janeiro. E invece tutti loro avranno in comune il ricordo di una Olimpiade brasiliana da dimenticare. Il flop della Pellegrini (che ha rinunciato anche a disputare i 100 sl), nostra portabandiera, è di quelli che faranno discutere a lungo. La "Divina" non ha inciso nelle staffette e, soprattutto, ha fallito nei 200 sl. La "sua" gara. Inutile cercare adesso i motivi di un rendimento non all'altezza delle aspettative. Stesso discorso per Clemente Russo, che per sua sfortuna ha dovuto incontrare ai quarti di finale il russo Tischenko, uno degli avversari più forti. Il pugile campano, complice anche - giusto dirlo - delle valutazioni non certo benevole da parte dei giudici ha detto addio al sogno di conquistare una medaglia in quella che dovrebbe la sua ultima Olimpiade. Stelle cadenti anche nella scherma, una disciplina nella quale l'Italia ha storicamente sempre brillato. All'argento della Di Francisca ha fatto da contraltare, nel fioretto femminile, la precoce eliminazione di Arianna Errigo (argento a Londra 2012) agli ottavi di finale. Un ko inaspettato condito anche da polemiche post-gara da parte dell'atleta contro il suo maestro. Difficile immaginare un'altra Olimpiade anche per Aldo Montano, veterano della sciabola con i suoi 38 anni. Anche per lui un ko agli ottavi e un sogno di medaglia destinato a rimanere tale.