AGENZIA NOVA - Le relazioni di cooperazione bilaterale tra Kuwait e Italia “sono radicate e storiche in diversi campi tra i quali: difesa militare, sanità e investimenti, e si estendono ad altri settori come l’aviazione civile e altri ambiti”. Lo conferma l’ambasciatore dello Stato del Kuwait a Roma, Nasser Sanhat al Qahtani, durante un’intervista ad “Agenzia Nova”. In particolare, l’ambasciatore Al Qahtani ha fatto riferimento al memorandum di intesa sottoscritto lo scorso novembre durante la visita nel Paese del Golfo del presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), Pierluigi Di Palma, per l’avvio di una cooperazione bilaterale tecnica in materia di aviazione civile, soprattutto sui temi di safety e security. A proposito di quest’intesa, il diplomatico ha commentato: “L’obiettivo della parte kuwaitiana è trarre beneficio dall’esperienza di Enac nel campo dell’aviazione civile, soprattutto gli aspetti relativi alla sicurezza a livello di trasporto aereo, di aeroporti e formazione”.

“Al fine di conseguire l’obiettivo dello Stato del Kuwait, la questione è stata seguita dall’ambasciata a Roma, sia con Enac che con Ita Airways”, ha spiegato l’ambasciatore a “Nova”. Alla fine del mese scorso, il presidente dell’Enac Di Palma ha accolto a Roma una delegazione dello Stato del Kuwait, guidata dal presidente dell’Autorità dell’aviazione civile Dgca, Hamoud Mubarak Al Sabah. Gli sforzi condotti dalla missione diplomatica kuwaitiana, in cooperazione con Enac e Ita Airways, “sono stati coronati con la visita del presidente dell’Aviazione civile kuwaitiana a Roma nel mese di aprile scorso, durante cui c’è stata la sottoscrizione di un verbale di riunione tra i due enti, anche per incentivare i voli diretti di Ita Airwaiys da e per il Kuwait. Al momento, sono in corso comunicazioni tra Ita e l’Ente dell’aviazione civile kuwaitiana per firmare un accordo in questo senso”, ha affermato l’ambasciatore durante l’intervista.

Inoltre, ha proseguito Al Qahtani, “da parte mia vedo che c’è grande volontà di raggiungere dei voli diretti. Proprio come la lingua è un ponte tra i popoli, anche i voli diretti tra le Nazioni costituiscono un ponte tra i popoli per la comunicazione e gli scambi culturali e anche per promuovere il settore del turismo, del commercio e degli investimenti, soprattutto con l’incremento dei turisti kuwaitiani verso l’Italia. Questi voli diretti faciliteranno i loro viaggi in Italia aprendo rotte dirette da e per il Paese del Golfo insieme a Kuwait Airways, che effettua già otto voli settimanali per l’Italia tra Roma e Milano”.

Parlando con “Nova”, l’ambasciatore Al Qahtani ha anche menzionato il progetto del nuovo aeroporto internazionale del Kuwait, situato vicino all’attuale aeroporto al centro di Kuwait City con una superficie molto ampia. Una volta operativo, l’aeroporto dovrebbe disporre della pista più lunga del mondo (quattro chilometri) ed essere in grado di contenere inizialmente 25 milioni di turisti all’anno, mentre l’attuale scalo nel 2024 ne ha registrato circa 16 milioni. L’ambasciatore ha sottolineato che, “tenendo conto della sospensione dei voli per il Kuwait da parte di altre compagnie aeree come la British Airways e Lufthansa, si tratta di un’ottima opportunità per Ita che sarà l’unica compagnia a volare in Kuwait e sarà quindi l’unico vettore per l’Europa”. Al Qahtani ha aggiunto: “Considerando la posizione strategica del Kuwait tra Oriente e Occidente, ed essendo un punto strategico e importante di collegamento tra Paesi come India, Cina, Pakistan e Bangladesh, sarà un’opportunità preziosa per Ita, che sarà l’unica compagnia che opererà questi voli per i cittadini asiatici che desiderano venire in Europa”.

Nel corso dell’intervista con “Nova”, l’ambasciatore Al Qahtani ha anche parlato della forte cooperazione tra Italia e Kuwait nel settore della difesa. “Le relazioni tra lo Stato del Kuwait e la Repubblica italiana nell’ambito della Difesa sono storiche e radicate”, ha evidenziato il diplomatico, sottolineando il ruolo dell’Italia nella “liberazione del Kuwait nel 1991” e citando l’accordo siglato nel campo della difesa tra i due Paesi nel 2003. “Quest’accordo è stato il quadro principale da cui sono emersi altri accordi tra le due parti, soprattutto per quanto riguarda la formazione e l’addestramento dei piloti kuwaitiani sia in Kuwait sia in Italia”, ha spiegato Al Qahtani. In questo contesto, il diplomatico ha anche evidenziato l’accordo con Leonardo, in base al quale il Kuwait ha acquistato 28 Eurofighter nel 2016, di cui finora sono stati ricevuti 19 velivoli. “Quest’accordo è stato molto importante per la nostra Aeronautica militare e il nostro ministero della Difesa, per le caratteristiche che contraddistinguono gli Eurofighter e per i loro sistemi moderni”, ha sottolineato Al Qahtani, aggiungendo che è stato “una conseguenza della fiducia che ha il Kuwait nelle industrie italiane nel settore della difesa e per confermare che l’Italia è un nostro partner strategico”.

L’ambasciatore ha affermato inoltre che la cooperazione in materia di difesa tra Italia e Kuwait “costituisce un modello che contraddistingue questo partenariato tra le due parti”. Nelle sue dichiarazioni a “Nova”, Al Qahtani ha citato le recenti visite di alto livello tra i due Paesi, in particolare quella del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in Kuwait a dicembre, così come quella del mese scorso in Italia del sottosegretario di Stato al ministero della Difesa kuwaitiano, Sheikh Dr. Abdullah Meshaal Mubarak Abdullah Al Sabah, accompagnato da una delegazione militare di alto livello. Nel corso della sua visita, il sottosegretario kuwaitiano ha avuto un incontro con il ministro Crosetto, oltre a colloqui con l’omologo Matteo Perego di Cremnago, con cui ha discusso i rapporti tra i rispettivi Paesi al fine di esplorare nuovi orizzonti di cooperazione in campo militare, tra cui la cybersicurezza. Nell’occasione, Meshaal Mubarak Abdullah Al Sabah ha invitato Perego a visitare lo Stato del Kuwait. Inoltre, la delegazione kuwaitiana ha visitato le sedi di aziende come Fincantieri, Rheinmetall Italia, Mbda e Leonardo.

Non solo nei campi dell’aviazione civile e della difesa. “Kuwait e Italia condividono la volontà di rafforzare le relazioni nel settore sanitario”, ha dichiarato a “Nova” Al Qahtani, spiegando anche di aver avuto un incontro con il ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci. “Il Kuwait è molto interessato a rafforzare la cooperazione in questo campo, soprattutto per quanto riguarda le malattie gravi, patologie infantili, i trapianti di organi, così come la ricerca scientifica, l’assistenza sanitaria e lo scambio di esperienze tra le due parti, di cui può usufruire la parte kuwaitiana”, ha sottolineato il diplomatico. “Il settore sanitario in Italia è molto avanzato ed é anche migliore rispetto ad altri Paesi europei”, ha proseguito Al Qahtani, citando molti centri di eccellenza italiani, tra cui il Centro cardiologico di Monza, il San Raffaele di Milano, il Policlinico Gemelli e il Bambin Gesù di Roma. Secondo quanto spiegato dall’ambasciatore, al fine di promuovere e ampliare la cooperazione sanitaria tra le due parti, il ministro Schillaci inviterà il titolare del ministero della Salute del Kuwait, attualmente Ahmad al Awadhi, a visitare l’Italia per discutere della cooperazione in questo campo.

Infine, per quanto riguarda il settore energetico, l’ambasciatore Al Qahtani ha menzionato il caso dell’azienda Kuwait Petroleum International (Q8) che “ha dato un contributo significativo all’economia italiana”. Q8, presente in Italia da più di 40 anni, “è diventata un marchio affidabile” nel mercato italiano e, secondo quanto affermato dal diplomatico, “questa azienda non si limita ai carburanti tradizionali, ma ha seguito la direzione intrapresa dall’Europa e dall’Italia anche nel campo dell’energia pulita, e per questo è stata recentemente classificata al settimo posto per la produzione di energia pulita”.