Israele risponderà all’attacco dell’Iran, ma la portata di tale risposta deve ancora essere determinata. Lo ha detto un funzionario israeliano alla Cnn, spiegando che Tel Aviv deve decidere se “rompere tutti i piatti” o adottare un approccio più misurato. Le varie opzioni, ha aggiunto, dovrebbero essere discusse nella riunione di oggi del gabinetto di guerra.

Nel suo attacco contro Israele, l‘Iran ha impiegato oltre 300 fra droni e missili di vario tipo, secondo quanto spiegato dal tenente colonnello delle forze israeliane di difesa Peter Lerner alla Bbc. “So che circa 360 munizioni diverse, 170 droni esplosivi, 30 missili da crociera e 120 missili balistici sono stati lanciati contro Israele. La stragrande maggioranza di questi è stata intercettata”, ha raccontato. Secondo Lerner il fatto che le forze aree di Regno Unito, Francia, Stati Uniti e altri Paesi abbiano dato supporto a Israele ha inviato “un messaggio molto forte” all’Iran.

Il confronto tra Iran e Israele “non è ancora finito”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, dopo il lancio di droni e missili della scorsa notte contro lo Stato ebraico da parte di Teheran, secondo quanto riporta la Cnn. “Lo Stato di Israele è stato attaccato con centinaia di missili” e droni – ha ricordato – e le forze di difesa israeliane (Idf) “hanno contrastato questo attacco in modo impressionante”. Il ministro ha quindi esortato gli israeliani a rimanere “vigili e attenti alle istruzioni pubblicate dall’Idf e il Comando del fronte interno”. Gallant ha sottolineato che Israele “deve essere preparato ad ogni scenario”.

Intanto il ministero iraniano degli Esteri avrebbe convocato gli ambasciatori di Regno Unito, Francia e Germania, secondo quanto riferisce l’Iranian labour news agency, citata da Sky News Uk. Il dicastero di Teheran, nell’incontro, dovrebbe protestare per la “posizione irresponsabile” assunta dai tre Paesi durante la rappresaglia contro Israele. Parigi, secondo Tel Aviv, ha pattugliato lo spazio aereo israeliano mentre il Regno Unito ha inviato i suoi jet a Cipro in modo da svincolare le forze aeree americane da una missione congiunta contro l’Isis in Siria per consentire loro di assistere Israele.

La Nato ha condannato l’attacco condotto dall’Iran nella notte contro Israele, parlando di “escalation”. Lo riportano i media internazionali. “Condanniamo l’escalation improvvisa dell’Iran, chiediamo moderazione e monitoriamo da vicino gli sviluppi. È fondamentale che il conflitto in Medioriente non sfugga al controllo”, ha affermato la portavoce dell’Alleanza Atlantica Farah Dakhlallah.

“Le nostre forze hanno dato una lezione al nemico, e ogni sua nuova avventura avrà una risposta più pesante”, ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi citato dalle agenzie di Teheran.

Per Hamas, “l’operazione militare condotta dalla Repubblica islamica dell’Iran è un diritto naturale e una meritata risposta al crimine di aver preso di mira il consolato iraniano a Damasco e all’assassinio di diversi leader delle Guardie rivoluzionarie”. 

Il Governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui suoi canali social.