Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno lanciato questa mattina un'operazione nell'ospedale Al Shifa di Gaza City, il più grande della Striscia, assumendone il controllo e chiedendo ai membri del movimento islamista palestinese Hamas - posizionati all'interno della struttura - di uscire e arrendersi. Lo hanno riferito le stesse Idf, spiegando che finora le truppe hanno catturato circa 80 sospetti, alcuni dei quali sarebbero «agenti terroristici confermati».

Diversi miliziani di Hamas sarebbero stati uccisi e feriti negli scontri con i militari israeliani nell'area dell'ospedale. Inoltre, secondo le Idf, fino ad ora solamente un militare israeliano è stato leggermente ferito. Le forze di Israele hanno affermato di agire in base a informazioni di intelligence, secondo le quali alcuni membri di Hamas sarebbero arrivati di recente nell'ospedale per usare i suoi spazi come centri di comando. Non ci sono informazioni su ostaggi detenuti nell'area, hanno aggiunto le Idf.

Dall'inizio delle operazioni delle Idf a Gaza il 7 ottobre 2023, giorno dell'attacco di Hamas in Israele, è salito ad almeno 31.645 morti e 73.676 feriti il bilancio delle vittime palestinesi, secondo quanto reso noto dal ministero della Sanità della Striscia, gestito dal gruppo islamista. Questi dati non possono essere verificati in maniera indipendente e includono sia vittime civili che membri di Hamas. Secondo quanto riferito dalle autorità israeliane, nelle operazioni lanciate a Gaza sono stati uccisi 13 mila miliziani, mentre i militari israeliani morti sono in totale 590, di cui 248 durante l'operazione di terra nella Striscia iniziata a fine ottobre scorso.

Fonti palestinesi citate dal quotidiano saudita con sede a Londra "Al Sharq al Awsat" riferiscono che Marwan Issa, vice comandante dell'ala militare di Hamas - le Brigate Ezzedin al Qassam - e terzo funzionario più anziano del movimento a Gaza - , si trovava nel luogo preso di mira da un attacco israeliano la scorsa settimana. Issa «è stato colpito, ma il suo destino non è chiaro», riferiscono le fonti. Issa è il vice di Mohammed Deif, il capo dell'ala militare di Hamas, e le autorità israeliane ritengono che insieme al leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, abbiano ideato il massacro del 7 ottobre nel sud di Israele che ha scatenato la guerra. Al momento non vi sono conferme ufficiali né di Hamas né di Israele sulla sua morte.

La risposta di Hamas

Il movimento islamista palestinese Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna la nuova operazione lanciata dalle forze di Israele questa mattina nell'ospedale Al Shifa di Gaza City. «I crimini dell'occupazione (Israele) non creeranno alcuna immagine di vittoria per (il premier di Israele, Benjamin) Netanyahu e il suo esercito nazista», e «dimostrano confusione e perdita della speranza di raggiungere un risultato militare», ha affermato Hamas.

In una dichiarazione congiunta, varie fazioni palestinesi hanno inoltre affermato che prendere di mira gli ospedali «è una continuazione della guerra di sterminio condotta dall'occupazione (Israele) contro il popolo palestinese e una flagrante violazione di tutte le convenzioni e leggi internazionali».