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Proprio mentre sta perdendo la guerra sul territorio con l'avanzata dell'esercito di Baghdad verso la roccaforte di Mossul, "capitale" irachena dello Stato Islamico mostra il suo volto più feroce accanendosi contro i civili per usarli come scudi umani. Le milizie jihadiste del sedicente Califfo Abu Bakr al-Baghdadi hanno catturato circa 3 mila sfollati del distretto di Hawija, nel governatorato settentrionale iracheno di Kirkuk, di cui almeno 12 sarebbero stati uccisi in stato di detenzione. È quanto si legge nel report quotidiano dell'Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr). Secondo il sito web informativo iracheno al Sumaria news, uno dei dignitari anziani di Hawija, sceicco Nayef al Naimi, avrebbe confermato che gli estremisti dell'Isis avrebbero fatto prigioniere «più di mille persone della regione di Hawija», alcune delle quali sarebbero riuscite a fuggire verso le aree sotto il controllo dei combattenti curdi Peshmerga.Questo avviene mentre le forze irachene e curde si preparano a dare l'assalto finale allo Stato islamico a Hawija. Il comandante iracheno Wasfi Asi, che guiderà l'offensiva su Hawija, ha reso noto che diversi militari dell'esercito nazionale prenderanno parte all'azione congiunta, incluse le milizie tribali sunnite e quelle sciite dirette da Teheran, le forze della polizia federale, dell'esercito e dei Peshmerga curdi. «Negli ultimi giorni oltre 5 mila persone sono state uccise o catturate dallo Stato islamico e ci sono 25 mila rifugiati», ha detto Asi. Conquistata dai miliziani dell'Isis nel 2014, il distretto di Hawija, con oltre 400 mila abitanti, per la maggior parte sunniti, ha un'importanza strategica perchè collega le tre province di Kirkuk, Ninive e Salah al Din. Le forze curde di stanza a Kirkuk, che controllano le strade principali a nord del distretto di Hawija, avevano annunciato in passato che avrebbero preso parte all'operazione solo con la piena partecipazione dell'esercito. Per i curdi, le milizie dello Stato islamico ad Hawija rappresentano una minaccia diretta per la sicurezza di Kirkuk.Aspettando lo "sfondamento" con le truppe di terra della coalizione anti-Isis, continua il martellamento dell'aviazione irachena contro le postazioni dei jiahdisti. Ier4i mattina l'esercito ha ucciso 38 miliziani in un'operazione aerea. Lo ha riferito una nota del Comando operativo congiunto che da Baghdad gestisce l'offensiva. Stando al comunicato, nei raid sono rimasti uccisi anche esponenti di alto livello dell'organizzazione e aspiranti kamikaze che progettavano attacchi a Baghdad e nel sud del Paese. Non è precisato, tuttavia, su quali aree dell'Iraq siano stati condotti gli attacchi.