Il giudice inglese Robert Peel ha stabilito che il supporto vitale a Indi Gregory, la bimba di 8 mesi affetta da una rara malattia mitocondriale, sarà rimosso a partire dalle 14 (le 15 ora italiana) di domani 9 novembre.

È quanto fa sapere a LaPresse Dean Gregory, il padre della piccola Indi a cui l’Italia ha dato la cittadinanza per farla trasferire al Bambino Gesù di Roma. Inoltre «il giudice Robert Peel ha stabilito che il supporto vitale di Indi Gregory deve essere rimosso presso il Queen’s Medical Center di Nottingham o in un ospizio e non a casa, contrariamente alla volontà dei suoi genitori», si legge in una nota del legale, che ha già manifestato la volontà di presentare ricorso. «I vertici del servizio sanitario nazionale hanno minacciato di rimuovere il supporto vitale oggi, senza la presenza dei familiari», fa sapere a Dean Gregory. Il padre non era in ospedale al momento della minaccia e ha detto al giudice «che si sentiva come se stesse per avere un infarto quando è stato informato», si legge in una nota dei legali. 
I genitori avevano chiesto che la bambina tornasse nella loro casa di Ilkeston, nel Derbyshire. Ma per i medici che l’hanno in cura non si può fare altro. E l’Alta Corte, secondo quanto riporta la Bbc, ha stabilito che il suo trattamento termini in un hospice o all’ospedale: per il giudice sarebbe «quasi impossibile» rimuovere il supporto vitale e svolgere cure palliative a domicilio.

«L'Italia per mia figlia Indi è davvero l'ultima speranza. Non staccate la spina ora», è l’appello del papà in un'intervista a Repubblica. Dean, 37 anni, e sua moglie Claire, 35, hanno avviato una battaglia legale per trasferire la bimba in Italia, nonostante il parere dei medici inglesi. Ieri pomeriggio, su richiesta della famiglia, il console italiano a Manchester, Matteo Corradini, in qualità di giudice tutelare della bimba di 8 mesi, aveva emesso un provvedimento d’urgenza che riconosce l’autorità dei tribunali italiani in questo caso.

«Il provvedimento presuppone la tutela di Indi e autorizza il trasferimento immediato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il provvedimento autorizza inoltre l’adozione del piano di cure specialistiche dell’ospedale italiano e ha nominato curatore di Indi il suo direttore generale, Antonio Perno», spiega in una nota Christian Concern, organizzazione attiva nel Regno Unito, che supporta i genitori della bimba. «Secondo la legge italiana - precisa Christian Concern - il console italiano a Manchester ha il potere di operare come giudice e può emanare provvedimenti di emergenza. L’ordinanza è stata comunicata dal nuovo tutore al managing director del Queen’s Medical Center di Nottingham per facilitare una collaborazione costruttiva tra le autorità sanitarie italiane e inglesi al fine di evitare questioni legali su conflitti di giurisdizione».