Povertà, sicurezza e guerra. Sono i temi che hanno caratterizzato il corteo del 1 Maggio a Torino, nel recente passato teatro di scontri tra antagonisti e forze di polizia. Il lungo corteo è partito da piazza Vittorio Veneto e ha raggiunto poco dopo le 11 piazza San Carlo, dove poco prima il segretario generale della Uil Piemonte Gianni Cortese aveva chiuso gli interventi "ufficiali", esprimendo preoccupazione «per l'aumento della povertà, per il lavoro povero che non garantisce un reddito sufficiente a mantenere un tenore di vita accettabile, per gli effetti dell'inflazione che ha ridotto il potere d'acquisto di salari e pensioni del 17% negli ultimi tre anni».

Migliaia i partecipanti al corteo, nonostante la pioggia che da ieri sera cade sul capoluogo piemontese. Numerosi gli antagonisti in coda al corteo, che una volta in piazza San Carlo hanno occupato il palco lanciando slogan contro il governo Meloni «complice della guerra e della crisi sociale», gli Stati Uniti e Israele, spendendo parole di solidarietà verso il popolo palestinese «vittima di una grandissima violenza».