Oggi, la Francia ritorna alle urne per il secondo turno delle elezioni legislative. I seggi rimarranno aperti fino alle 18 nei piccoli comuni e fino alle 20 nelle grandi città. Questo voto potrebbe segnare un risultato storico per il Rassemblement National (RN), che ha trionfato nel primo turno con un terzo dei voti.

Il presidente Emmanuel Macron ha anticipato queste elezioni dopo il successo del RN alle europee di giugno. Indipendentemente dall'esito, l'inquilino dell'Eliseo potrebbe vedere ridotta la sua influenza nei settori della difesa e degli affari esteri. Gli analisti francesi ritengono che il voto potrebbe limitare il ruolo energico di Macron negli affari europei e mondiali e come principale sostenitore dell'Ucraina nella guerra contro la Russia.

Le Pen e l'Ucraina

Durante la campagna elettorale, il tema degli aiuti a Kiev ha evidenziato una forte distanza tra l'Ensemble di Macron e il RN. Marine Le Pen, leader del RN, ha dichiarato alla CNN che, in caso di vittoria, il nuovo premier Jordan Bardella impedirà a Kiev di usare le armi francesi a lungo raggio per colpire la Russia e ostacolerà la proposta di Macron di inviare istruttori militari in Ucraina. «Se Emmanuel Macron vuole inviare truppe in Ucraina e il primo ministro è contrario, allora non ci saranno truppe in Ucraina», ha affermato Le Pen, sottolineando che «il premier ha l’ultima parola".

Parlamento frammentato?

La Costituzione francese conferisce al presidente alcuni poteri in materia di politica estera, affari europei e difesa. Tuttavia, una divisione del potere con un primo ministro di un partito rivale rimane poco chiara. Senza l’appoggio di un governo, il ruolo di Macron potrebbe risultare limitato. La Costituzione afferma che il presidente è il comandante in capo delle Forze armate, ma anche che il primo ministro è responsabile della difesa nazionale. Questo scenario potrebbe presentarsi come un grosso problema per Macron, che la prossima settimana si presenterà al vertice della Nato a Washington come un leader potenzialmente depotenziato.

Secondo gli ultimi sondaggi, grazie ai patti di desistenza tra i moderati e le forze di sinistra del Nuovo Fronte Popolare, il RN non dovrebbe riuscire a raggiungere la maggioranza assoluta. In questo caso, la Francia rischierebbe di ritrovarsi con un parlamento frammentato. Un nuovo premier troppo debole potrebbe non minare seriamente il ruolo di Macron, ma il paese rischierebbe una polarizzazione politica interna.

La partita europea

Dopo il voto, Marine Le Pen dovrà affrontare la sfida europea. Il RN fa parte del gruppo ID, ma la leader dell’estrema destra dovrà decidere se rimanere con ID o unirsi alla nuova piattaforma “Patrioti per l’Europa” lanciata dal premier ungherese Viktor Orban. Una vittoria di Le Pen potrebbe dare nuovo slancio al fronte delle destre europee, che difendono una "Europa delle nazioni" e un minore impegno nel sostegno dell’Ue a Kiev.

Sicurezza durante il Voto

Per garantire la sicurezza durante le elezioni, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha annunciato il dispiegamento di 30.000 agenti di polizia e gendarmi in tutta la Francia, con 2.800 agenti solo a Parigi. Questo dispiegamento riflette le tensioni politiche e sociali che attraversano il paese.