Ahmed Abdallah, consulente legale della famiglia di Giulio Regeni in Egitto e presidente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà (Ecrf) è stato arrestato. L’uomo è finito in manette con accuse pesantissime: istigazione alla violenza per rovesciare il governo e le istituzioni, adesione e promozione del terrorismo.La notizia è stata diffusa tramite un comunicato da Amnesty International, che denuncia anche l’arresto dell’avvocato Malek Adly e dell’attivista Sanaa Seif. «Alla luce anche di quanto rivelato da Amnesty International esprimiamo preoccupazione per la recente ondata di arresti in Egitto ai danni di attivisti per i diritti umani, avvocati e giornalisti anche direttamente coinvolti nella ricerca della verità circa il sequestro, le torture e l’uccisione di Giulio», ha commentato l’avvocato della famiglia Regeni.«Siamo di fronte a un salto di qualità nelle azioni repressive dell’Egitto, l’azione politica italiana deve essere commisurata a questa escalation egiziana, dal 21 aprile la polizia ha compiuti arresti, sia di massa sia selettivi: di massa perché secondo i nostri numeri sono state arrestate 238 persone, selettivi perché hanno fermato anche giornalisti stranieri che si sono occupati del caso Regeni, e tra gli arresti più gravi c’è quello di Abdallah, che con i suoi esperti ha fornito e sta fornendo supporto legale alla famiglia di Giulio. L’azione politica delle istituzioni italiane deve essere commisurata all’escalation delle azioni egiziane; e quanto alla collaborazione giudiziaria, mi sembra che siamo fermi», denuncia il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury.