«Si conferma una diminuzione del trend di crescita dei contagiati». La conferenza stampa del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, si apre con toni ottimistici, confermando l'appiattimento della curva epidemiologica. Sono 3.039 i nuovi contagi rispetto a ieri, per un totale di 94.067 persone attualmente positivi, con una crescita di soli 880 pazienti nelle ultime 24 ore, «l'incremento più basso registrato dal 10 marzo scorso». Si allenta ancora la pressione sugli ospedali, con un decremento di 106 pazienti  in terapia intensiva, portando il totale dei ricoveri con ventilazione assistita a 3.792. Sono 258, invece, i nuovi ricoverati con sintomi - 28.718 il totale -, mentre la maggior parte dei pazienti positivi, il 65%, si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, per un totale di 61.557 persone. Ancora alto il numero dei decessi: 604 in un giorno, mentre i guariti i sono 24.392 in totale, 1.555 in più rispetto a ieri, secondo valore in assoluto in termini di guariti dall'inizio dell'epidemia   https://www.youtube.com/watch?v=E98XHDdnNO4   «Finalmente, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa del numero di nuovi casi: la curva comincia a deflettere verso il basso», ha confermato Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità. «Del resto i nostri modelli matematici avevano predetto una diminuzione della trasmissioni e questo dato sembra confermare le stime. Naturalmente - ha aggiunto - bisogna rimanere cauti e ricordare che, comunque, questo virus rimarrà tra la popolazione. Bisognerà ingaggiare una dura lotta, forse questa è una prima battaglia che stiamo ingaggiando con qualche successo». [caption id="attachment_255378" align="alignnone" width="513"] I dati al 7 aprile[/caption]   La parola d'ordine, dunque, è rigore: impossibile rilassarsi di fronte al virus, motivo per cui rimane ancora necessario rispettare tutte le misure imposte dal governo, per evitare un nuova impennata nella diffusione del virus.