Gli Stati Uniti si dicono «estremamente preoccupati» dalle accuse secondo cui dodici dipendenti dell’Unrwa, l’agenzia Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi, potrebbero essere stati coinvolti attivamente nell’attacco terroristico di Hamas contro Israele il 7 ottobre. Per queste ragioni il dipartimento di Stato Usa, riferisce il portavoce Matthew Miller, «ha temporaneamente sospeso i finanziamenti aggiuntivi all’ Unrwa mentre esaminiamo queste accuse e le misure che le Nazioni Unite stanno adottando per affrontarle».
«Il 25 gennaio - prosegue Miller - il segretario di Stato Antony Blinken ha parlato con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per sottolineare la necessità di un’indagine approfondita e rapida sulla questione. Accogliamo con favore la decisione di condurre tale indagine e l’impegno del segretario generale Guterres ad intraprendere azioni decisive per rispondere, qualora le accuse si rivelassero fondate. Accogliamo con favore anche l’annuncio delle Nazioni Unite di una revisione ’ampia e indipendentè dell’ Unrwa. Deve esserci totale responsabilità per chiunque abbia partecipato agli atroci attacchi del 7 ottobre».
«Gli Stati Uniti - conclude Miller - hanno contattato il governo israeliano per chiedere maggiori informazioni su queste accuse e abbiamo informato i membri del Congresso. Rimarremo in stretto contatto con le Nazioni Unite e il governo di Israele riguardo a questa questione».
L’amministrazione di Joe Biden ha anche contattato il governo israeliano per «richiedere maggiori informazioni su queste accuse». «Deve esserci piena responsabilità per chiunque abbia partecipato agli atroci attacchi del 7 ottobre», ha sottolineato il Dipartimento di Stato. Israele ha ripetutamente accusato l’
UNRWA di complicità con Hamas nella Striscia di Gaza e ha affermato che molti dei suoi membri sono, in realtà, militanti del gruppo islamico, cosa che l’ONU ha sempre negato. Con più di 30.000 dipendenti, l’Unrwa è la più grande organizzazione di Gaza al di fuori del governo locale.