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Silvio Berlusconi "ha rischiato di morire". Lo ha detto il suo medico personale, Alberto Zangrillo. "È arrivato in ospedale in condizioni severe, preoccupanti e ne era consapevole", ma "Tra un mese Silvio Berlusconi potrà tornare a fare quello che vuole". L'ex premier ha appreso "con grande coraggio e determinazione" la notizia di dover subire un'operazione al cuore. "All'inizio non voleva crederci - ha detto in conferenza stampa il medico - perchè è un incidente di percorso piuttosto sgradevole per una persona che vuole arrivare a 130 anni. Poi non ha avuto il minimo dubbio e si è affidato completamente a noi".L'intervento al cuore cui dovrà sottoporsi per insufficienza aortica ha "un certo rischio". Lo ha spiegato all'Agi il professor Antonio Rebuzzi, primario di Cardiologia intensiva al policlinico Gemelli di Roma. "Per la sostituzione di una valvola ci vuole tempo", ha osservato il cardiologo, "e ricordiamoci che stiamo parlando di un intervento su una persona di 80 anni che dovrebbe avere già un pacemaker". Tecnicamente, la riuscita dell'operazione dipende da diversi fattori: "c'è da considerare la situazione respiratoria, quella renale e del ritmo cardiaco, l'ingrandimento del cuore. E bisogna anche vedere come stanno le arterie: potrebbe esserci un ingrandimento dell'aorta, che è importante da valutare quando si va a sostituire la valvola". Certo, aggiunge Rebuzzi, "l'equipe medica scelta è ottima, e questo è un aspetto fondamentale. Resta però il fatto che un intervento anche semplice sulla carta può diventare serio e avere un rischio non piccolo su una persona di 80 anni". Stesso discorso per il post-operatorio: "La ripresa sarà più complicata rispetto ad esempio allo stesso intervento su un 60enne senza pacemaker".