Almeno 43 migranti sono annegati in un naufragio al largo della Tunisia mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo dalla Libia all'Italia, mentre altri 84 sono stati salvati secondo quanto riferisce la Mezzaluna Rossa. La barca era partita da Zuwara, sulla costa nord-occidentale della Libia, con a bordo migranti provenienti da Egitto, Sudan, Eritrea e Bangladesh, spiega l'organizzazione umanitaria. «Non si possono accettare i morti in mare, noi dobbiamo contrastare la tratta di esseri umani. Ma certamente serve che lEuropa sia ancora più presente - ha detto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese - Per fortuna largomento è stato messo allordine del giorno dal Consiglio europeo e se ne parlerà in maniera più concreta a ottobre e certamente cè stata anche una visione di prospettiva da parte degli Stati che partecipano, perché si sta comprendendo finalmente che cè bisogno di una maggiore responsabilità e condivisone di attività da mettere in campo». I cadaveri di quattordici migranti sono stati ritrovati sulla spiaggia di Zawia in Libia, come segnala la portavoce dell'Oim, Safa Msehli, su Twitter. «Finora, tra ieri ed oggi, sono stati recuperati i corpi di 14 persone, tra cui un bambino e una donna, un triste monito per ricordare che molte persone annegano nel Mediterraneo in naufragi invisibili, in assenza di un'efficace e responsabile ricerca e soccorso di Stato». Intanto continuano gli sbarchi a Lampedusa, dove dopo la tregua di ieri, oggi sono ripresi a pieno ritmo gli approdi. Gli ultimi ad arrivare, intorno alle 14, sono stati 19 tunisini, tra cui 2 donne, recuperati all'isola dei conigli da una motovedetta della Guardia costiera. Poco prima al molo Favaloro erano giunti 24 tunisini, tra cui una donna, intercettati dai carabinieri. I migranti sono stati trasbordati sulla motovedetta dell'Arma e l'imbarcazione in legno di 10 metri su cui viaggiavano è stata sequestrata. Poco prima, infatti, un barcone con 98 persone a bordo, tra cui 7 donne e 15 minori, di origine egiziana, tunisina e palestinese, è stato soccorso dalla Guardia di finanza. Una donna incinta è stata trasferita per accertamenti al Poliambulatorio di Lampedusa mentre intorno alle 13 sempre le Fiamme gialle avevano intercettato con 20 tunisini, tutti uomini. In mattinata sulla più grande delle Pelagie si erano registrati altri due approdi: un barchino con 15 migranti tunisini, tra cui una donna, e una carretta del mare con 39 persone, tra cui quattro donne. Per tutti, dopo un primo triage sanitario al molo Favaloro, è stato disposto il trasferimento nell'hotspot di contrada Imbriacola, che torna così a riempirsi.