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SONO STATI 64.951 POSITIVI DI IERI E 149 VITTIME. GIMBE: LENTA DISCESA CONTAGI E MORTI IN CALO
Per il sottosegretario alla Salute è «auspicabile da maggio la fine dell’obbligo della mascherina anche in luoghi chiusi»
Sono 64.951 i contagi da coronavirus in Italia ieri, secondo numeri e dati Covid - regione per regione - nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute.
Registrati altri 149 morti. Il totale delle vittime dall'inizio della pandemia sale a 161.336 mentre, complessivamente, i casi di Covid sono 15.533.012.
Gli attualmente positivi sono 1.227.662. Lenta discesa dei contagi, morti in calo e ricoveri stabili. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe rileva, nella settimana 6- 12 aprile, «una lieve riduzione dei nuovi casi ( 438.751 contro 469.479). Sono 94 le province con incidenza superiore a 500 casi per 100.000 abitanti. Sostanzialmente stabile l’occupazione dei posti letto in area medica (- 39) e nelle terapie intensive (- 8) mentre i decessi tornano sotto quota mille ( 929)».
«Per la seconda settimana consecutiva – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si rileva una lieve riduzione dei nuovi casi settimanali (- 6,5%), che si attestano a quota 438 mila con una media mobile a 7 giorni che scende intorno ai 62 mila casi: numeri condizionati da situazioni regionali e locali molto eterogenee». Infatti, nella settimana 6- 12 aprile «si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 6 Regioni ( dal + 2,9% dell’Emilia- Romagna al + 27,4% della Valle D’Aosta) e una riduzione in 15 ( dal - 0,8% della Lombardia al - 20,1% della Basilicata)», precisa Gimbe.
E Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, intervenuto a “L'Italia s'è desta” su Radio Cusano Campus chiarisce: «Un richiamo con la quarta dose lo chiamerei semplicemente un richiamo, come avviene ogni anno quando si fa il vaccino antinfluenzale». «Per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale - sottolinea - ci sono i ceppi di influenza individuati nei mesi precedenti come i ceppi del virus circolanti. La stessa cosa accadrà col vaccino anti- Covid che sarà contro le varianti che più di tutte oggi stanno circolando».
«Sopra gli 80 anni o per i più fragili va fatto subito' il richiamo con la quarta dose ' perché il sistema immunitario va allenato e quando hai 20- 30- 40 anni è ben allenato, quando invece vai avanti con gli anni o comunque hai delle patologie hai bisogno di un personal trainer che lo rivitalizzi - aggiunge Sileri - Fare il vaccino in queste categorie determina il ripristino di un sistema immunitario tale che se incontri le variante hai un'ottima protezione nei mesi a venire e soprattutto in vista dell'autunno dove verosimilmente si riavrà una forte circolazione del virus ma su una popolazione largamente vaccinata o comunque guarita».
«In linea di massima la stragrande maggioranza degli italiani ha incontrato l'antigene e quindi sarà protetta. I casi più gravi saranno i più fragili o coloro che hanno incontrato il virus molto tempo prima. Il richiamo serve proprio ad essere pronti», afferma ancora.
«Come avevamo già detto in precedenza, nel mese di aprile osserviamo la situazione del virus e teniamo le mascherine al chiuso. Dopodiché auspicabilmente già dal prossimo mese l'obbligo di mascherina al chiuso verrà tolto. E' chiaro che se uno tiene la mascherina in tasca e laddove c'è un assembramento uno se la mette per la propria sicurezza», dice il sottosegretario alla Salute, rispondendo alla domanda su quando cesserà l'obbligo delle mascherine al chiuso.