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«Non ho notizie su un eventuale ricovero in ospedale di Alfredo Cospito, che comunque in caso di un aggravamento dei parametri sarebbe verosimile. Era uno dei motivi per cui avevo chiesto il suo trasferimento dal carcere di Bancali di Sassari». Lo spiega all’Adnkronos l’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore dell’anarchico ora detenuto nel carcere di Opera a Milano e in sciopero della fame da 108 giorni per protestare contro il 41 bis disposto nei suoi confronti per quattro anni.
«Si tratterebbe di un atto dovuto perché è un detenuto nelle mani dello Stato e lo Stato deve fare tutto per salvargli la vita». Sulla possibilità che i medici facciano ricorso all’alimentazione forzata però il penalista ribadisce la volontà di Cospito «di non essere sottoposto a trattamenti forzati»: «Abbiamo fatto una diffida formale al Ministero e per conoscenza al Garante dei detenuti» conclude Rossi Albertini.