Con tre decreti del 23 novembre scorso, il ministero della Giustizia, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari, ha disposto l’applicazione del regime di detenzione previsto dall’articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario (carcere duro) a carico di Lorenzo Caldarola, Vito Valentino e Alessandro Ruta. Si tratta di «referenti del clan Strisciuglio operanti rispettivamente nei quartieri Libertà e San Paolo della città di Bari, recentemente colpiti dall’operazione Vortice-Maestrale eseguita dalla Squadra mobile di Bari e dal comando provinciale carabinieri di Bari», ricorda la Dda di Bari in una nota. Lorenzo Caldarola, già destinatario di numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere (operazioni Sant’Anna, Black & White, Lithos, Eclissi, Break Down2 e Coraggio), è stato più volte condannato, in via definitiva, per il reato di associazione mafiosa, per questo, in passato già sottoposto al regime detentivo speciale. Questi, così come sancito in diversi procedimenti penali, anche con sentenze passate in giudicato, è ritenuto il leader incontrastato del clan Strisciuglio nei quartieri Libertà e San Pio.