Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che definisce la Russia Stato sponsor del terrorismo. Il testo è stata approvato con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni, con vari emendamenti adottati al testo originale. I rappresentanti italiani hanno votato in larga maggioranza a favore della risoluzione. Compatta la destra, con gli eurodeputati dei gruppi di Id, Ecr e Ppe favorevoli alla risoluzione. Le obiezioni sono arrivate da pochi europarlamentari del gruppo dei Socialisti e democratici europei (S&D), che hanno espresso voto contrario alla risoluzione. Sono Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio, europarlamentari del Pd, che hanno espresso un voto negativo. Astensione compatta è stata per i parlamentari Ue del Movimento cinque stelle, con Tiziana Beghin, Maria Angela Danzì, Laura Ferrara, Mario Furore, Sabrina Pignedoli che si sono astenuti.

Il Parlamento Ue: «Russia stato terrorista». Ma la risoluzione divide la sinistra

I deputati - si legge in una nota dell’Europarlamento - sottolineano che gli attacchi e le atrocità intenzionali delle forze russe e dei loro delegati contro i cittadini, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono tutti atti di terrore e crimini di guerra. Per questo, dichiarano la Russia uno stato sponsor del terrorismo che «utilizza mezzi terroristici». Poiché l’Ue non può attualmente dichiarare gli Stati come sponsor del terrorismo in modo ufficiale, il Parlamento invita l’Ue e i suoi Paesi a creare un quadro giuridico adeguato e considerare di aggiungere la Russia a questa lista. Ciò farebbe scattare una serie di misure nei confronti di Mosca e porterebbe serie restrizioni nelle relazioni dell’UE con la Russia. I deputati invitano il Consiglio ad aggiungere anche l’organizzazione paramilitare «Gruppo Wagner», il 141 Reggimento speciale motorizzato noto anche come «Kadyroviti», e altri gruppi armati, milizie e delegazioni finanziate dalla Russia nell’elenco dei soggetti terroristici dell’Ue. Il Parlamento chiede inoltre all’Ue di isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale, anche per quanto riguarda l’adesione ad organizzazioni e organismi internazionali come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I deputati chiedono inoltre di ridurre i legami diplomatici con la Russia e di limitare i contatti dell’Ue con gli ufficiali russi al minimo indispensabile, oltre a chiudere e bandire le Istituzioni statali russe nell’Ue che diffondono propaganda nel mondo. Data l’escalation di atti di terrore del Cremlino contro il popolo ucraino, i Paesi Ue sono esortati a ultimare rapidamente il lavoro del Consiglio sul nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. Inoltre, i Paesi Ue dovrebbero prevenire, indagare e perseguire qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni in vigore e, insieme alla Commissione, prendere in considerazione eventuali misure contro i paesi che cercano di aiutare la Russia ad eludere le misure.

Pioggia di missili sull'Ucraina, «i terroristi si confermano terroristi»

Intanto le forze russe stanno lanciando una selva di missili sull’Ucraina e i sistemi di difesa aerea sono entrati in azione in più aree contemporaneamente. Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha osservato che la Russia ha lanciato l'attacco su diverse regioni dell’Ucraina poco dopo che il Parlamento europeo l’ha riconosciuta come stato sponsor del terrorismo. «I terroristi confermano immediatamente di essere terroristi: lanciano missili», ha scritto Yermak su Telegram.

Missili su Kiev, 3 morti 

È di 3 morti e 3 feriti il bilancio di un raid russo sulla capitale ucraina Kiev, in cui è stato colpito un edificio di due piani. «A causa dei bombardamenti, l’erogazione dell’acqua è sospesa in tutta Kiev. I tecnici della rete idrica stanno lavorando per ripristinarla il prima possibile» e per «riportare l’acqua nelle case degli abitanti di Kiev», scrive su Telegram il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, che avverte: «Vi chiediamo di fare scorta di acqua per ogni evenienza».

Colpita anche Leopoli, blackout nella regione ucraina

L’intera città di Leopoli, nell’Ovest dell’Ucraina, è «senza luce». Lo ha riferito il sindaco Andriy Sadovyi, avvertendo che ci saranno «interruzioni» anche nelle forniture d’acqua. Anche a Kiev, i bombardamenti russi hanno portato all’interruzione delle forniture idriche e la regione è senza elettricità.

Zaporizhzhia, «bombe su un reparto maternità, ucciso un neonato»

Un neonato è rimasto ucciso in un bombardamento russo su un reparto maternità di un ospedale di Zaporizhzhia, nel Sud-Est dell’Ucraina. Lo ha riferito su telegram il governatore regionale, Oleksandr Starukh, citato dal Guardian. La madre è a sua volta rimasta ferita. La donna si trovava accanto al figlio assieme ad un medico al momento dell’attacco; entrambi sono stati estratti vivi dalle macerie, ma la ragazza risulta ferita. A riferirlo è stata la corrispondente dell’emittente francese Bfmtv, precisando che al momento non è noto se vi siano altre vittime.