Via i protagonisti dello scontro tra magistrati sull’inchiesta della tragedia del Mottarone, con il crollo della funivia che causò decine di vittime. Secondo il Plenum del Csm, nella prima fase delle indagini ci sono state «significative alterazioni dei rapporti all'interno del Tribunale di Verbania» ma in tempi più recenti c'è stata «un'evoluzione positiva della situazione dell'ufficio» e soprattutto sono andati via i protagonisti di quelle tensioni, l'allora capo di quell'ufficio giudiziario Luigi Montefusco e la presidente della Sezione gip dell'epoca Donatella Banci Buonamici. Dunque ora non ci sono «circostanze che possano costituire fonte di oggettivo pregiudizio all'immagine di piena indipendenza ed imparzialità nell'esercizio dell'attività giurisdizionale presso il Tribunale di Verbania». I contrasti al tribunale di Verbania erano nati sull'assegnazione del fascicolo sulla tragedia della funivia, che Banci Buonamici si era attribuita, e che poi Montefusco le aveva tolto, affidandolo a un'altra magistrata. C'erano state anche tensioni con la procura, con qualche «asperità eccessiva», scrive il Csm, espressa da Buonamici nel corso di un'udienza a porte chiuse nei confronti dell'ufficio diretto da Olimpia Bassi. Parole che erano trapelate all'esterno e che vennero riportate dai mezzi di comunicazione. Caso chiuso da parte del Csm al termine di un'ampia istruttoria nel corso della quale sono stati ascoltati la procuratrice, Buonamici, alcuni giudici del tribunale di Verbania, e il presidente dell'Ordine locale degli avvocati Marco Marchioni, non invece Montefusco perché intanto è andato in pensione. Marchioni ha testimoniato che le «fortissime tensioni» che inizialmente c'erano state «anche con l'avvocatura», si sono «recentemente stemperate con un ritorno ad un clima più tranquillo, collaborativo, proficuo». Ma «di rilievo decisivo» per mettere la parola fine alla vicenda, sottolinea la delibera, sono « l'avvenuto pensionamento» di Montefusco, che ha lasciato la magistratura alla fine del 2021 ,e «il trasferimento, a sua domanda» di Banci Buonamici alla Corte d'Appello di Milano, deliberato dal Csm il 10 ottobre scorso.