Beppe Grillo condannato per diffamazione aggravata ai danni di un ex parlamentare del Pd Cinzia Capano, a seguito di alcune dichiarazioni fatte dal fondatore del M5s durante la trasmissione “Anno Zero” del 9 giugno 2011. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Bari, mentre in primo grado Beppe Grillo era stato assolto.

Perché è stato condannato Beppe Grillo

In quella trasmissione Beppe Grillo parlò dell'assenza della parlamentare barese in aula in occasione del voto sulla proposta di accorpare nell'Election day il referendum sull'acqua pubblica a quello amministrativo del maggio 2011, accusando Capano (e gli altri parlamentari del Pd assenti) in sostanza di avere volutamente fatto fallire l'accorpamento per boicottare la consultazione popolare a vantaggio delle lobbies della privatizzazione dell'acqua. Il giorno del voto, il 16 marzo 2011, Capano spiegò di essere stata assente perchè ricoverata d'urgenza in ospedale a causa di un malore e querelò il leader M5S. Beppe Grillo - che di recente ha pubblicato un video dopo i risultati delle elezioni Politiche 2022, difendendo l'operato del presidente Giuseppe Conte, che comunque ha dimezzato i voti rispetto al 2018 - è stato condannato al risarcimento del danno da definire in sede civile e a rifondere le spese processuali.