Nuova "incursione" dell’ ambasciata russa a Roma nel dibattito politico italiano. A tre giorni dalle elezioni, la rappresentanza ha pubblicato sui social le foto del presidente russo Vladimir Putin con alcuni leader politici italiani incontrati nel corso di questi anni. Apre la photogallery un’immagine con Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, poi Putin con Enrico Letta, con Silvio Berlusconi, una foto della stretta di mano tra il presidente russo e Sergio Mattarella. E ancora Putin e Giorgio Napolitano, Putin e Matteo Renzi, il leader del Cremlino con Paolo Gentiloni, Mario Draghi e Sergei Lavrov e poi ancora Putin con Massimo D’Alema. Sopra il commento: «Dalla recente storia delle relazioni tra la Russia e l’Italia. Ne abbiamo da ricordare». «Credo che il problema della Russia oggi non sia il post dell’ ambasciata russa in Italia ma sia ciò che ha detto Putin ieri, che pone un problema internazionale. Noi siamo stati e siamo favorevoli alle sanzioni e all’invio delle armi all’Ucraina, ma da sempre diciamo che debba essere lasciato aperto un canale di dialogo. Non sono come quelli che cambiano idea una volta al giorno, penso a Giuseppe Conte. Il problema è come risponderà la comunità internazionale all’escalation: l’escalation verbale c’è già, cerchiamo di lavorare per evitare l’escalation politica»., commenta il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha spiegato invece di essere «stato da Putin a Mosca in visita di Stato, lui è venuto in Italia. L’ho incontrato sempre come rappresentante del popolo italiano. Quando ho smesso l’incarico, nonostante un rapporto cordiale che era stato costruito, ho sempre pensato che non fosse un rapporto personale. Tant’è che dopo allora non ho mai cercato Putin, mai parlato col suo entourage e neppure con l’ ambasciata russa».