Chi siamo e perché ci candidiamo… siamo stati sorteggiati dal Comitato Altra Proposta, e abbiamo accettato, manifestato la nostra disponibilità alla candidatura, vincendo le legittime resistenze di ciascuno di noi, perché: - riteniamo sia giunto il momento di dare voce a quella parte di colleghi, la stragrande maggioranza dei magistrati, che si sono dedicati al lavoro giudiziario; - le vicende balzate agli onori della cronaca (caso Palamara, Hotel Champagne) hanno posto in serio pericolo, agli occhi della pubblica opinione, la nostra credibilità e dignità; - siamo stanchi di ascoltare e leggere proposte di programmi correntizi negli anni sempre uguali a se stessi e mai realizzati; - intendiamo realizzare un percorso di profondo rinnovamento culturale della magistratura e del nostro Consiglio, non più organo per poter esercitare, specie nella nomina dei direttivi e semidirettivi, un potere di scelta orientato al perseguimento di interessi particolari, bensì presidio di tutela effettiva dell’indipendenza di ciascun magistrato.

Abbiamo creduto nel sorteggio temperato, quello del Comitato Altra Proposta, ben prima che si procedesse, con la riforma Cartabia, al sorteggio integrativo, finalizzato ad assicurare la parità di genere, perché è il solo metodo di scelta che, in questo momento storico, può riportarci quella credibilità e dignità delle quali il nostro agire quotidiano, negli uffici, ha bisogno.

Con ferma convinzione abbiamo deciso di condividere questi obiettivi e di arrivare al traguardo delle elezioni “apparentandoci”, reciprocamente, per il collegio unico nazionale per i giudici di merito, con Andrea Mirenda, sorteggiato ex lege, candidato nel collegio 1, magistrato e collega che negli anni ha profuso un notevole impegno per il rinnovamento della magistratura e dei suoi organi, del quale, con la nostra candidatura, condividiamo lo sforzo da egli profuso per realizzare un cambiamento di portata storica: fare in modo che l’individuazione dei candidati alla carica di consigliere del Csm, possa avvenire in base ad un criterio, quello del sorteggio temperato, che non risenta dei ben noti meccanismi di cooptazione impiegati dalle correnti tradizionali. Perché votare candidati individuati secondo il metodo del sorteggio? È forse questo metodo garanzia di capacità, onestà e affidabilità?

Crediamo che scegliere qualcuno di noi sorteggiati offra agli elettori almeno una garanzia: pensiamoci bene, è vero che la sorte ci ha scelti, ma è ancora più vero che solo la nostra accettazione e il voto degli elettori consentirebbe ai magistrati tutti la vera Altra Proposta, fatta di quella indipendenza, autonomia e libertà di pensiero che con ciascuno di noi, dodici vostri colleghi, saranno sempre al tavolo di lavoro del Consiglio superiore della magistratura.

Quella indipendenza e autonomia di pensiero che stanno alla base dell’obiettività di giudizio e del criterio del “merito” che le “correnti” e i magistrati a loro aderenti hanno dimostrato di non poter, né saper garantire, dando luogo a iniquità e arbitrarietà, presto censurate anche dalla giustizia amministrativa. Non abbiamo un “programma” di gruppo, quello lo lasciamo alle correnti e al vostro giudizio, ma certo abbiamo obiettivi comuni che, nonostante la nostra recentissima reciproca conoscenza, ci hanno trovati uniti, uno per tutti, all’origine del nostro benessere professionale: - la realizzazione, non più procrastinabile, di un carico di lavoro unico nazionale, individuato secondo criteri quantitativi e qualitativi delle materie, individuato per gli uffici giudicanti e requirenti, così da rendere omogenea la prestazione di lavoro su tutto il territorio nazionale andando così a creare indici obiettivi di riferimento sia organizzativi sia valutativi a garanzia degli stessi magistrati, senza alcuna esposizione degli stessi alle responsabilità disciplinari in conseguenza di carichi di lavoro di fatto inesigibili ovvero al raggiungimento di standard di rendimento anno per anno crescenti e non sempre raggiungibili sui quali non potranno non avere riflessi le novità epocali dell’ufficio del processo e del tribunale della famiglia (a pieno regime dal 2025).

Sono queste le ragioni per le quale chiediamo a tutti voi il vostro sostegno. Votando per noi candidati sorteggiati, possiamo davvero iniziare insieme un percorso di rinnovamento che mette al centro dell’attività consiliare l’interesse di Tutti.

  • PATRIZIA FOIERA
  • GIACOMO ROCCHI
  • ANNA MARIA DALLA LIBERA
  • GIAN ANDREA MORBELLI
  • SERAFINA CANNATÀ
  • MARIO ERMINIO MALAGNINO
  • MARIA ROSARIA PUPO
  • MASSIMILIANO SACCHI
  • PAOLO MORONI
  • VERONICA VACCARO
  • ANDREA MIRENDA
  • GRETA ALOISI