«Sono pronto a dimostrare la mia totale estraneità alle accuse ipotizzate dalla Procura anche davanti alla Corte d’Appello, così come già avvenuto davanti al Tribunale del Riesame, alla Cassazione e al Gup». Così in una nota Mimmo Tallini, dopo che la Dda Catanzaro ha presentato appello contro l’assoluzione dell’ex presidente del Consiglio regionale accusato di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta "Farmabusiness" scaturita dall’operazione che nel novembre del 2020 fece luce sugli interessi della cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone) intorno a una società finalizzata alla distribuzione di prodotti farmaceutici. «Il ricorso in appello della Procura non mi sorprende - osserva Tallini -, anzi era ampiamente previsto e non intacca la mia serenità e la mia fiducia nella magistratura. Tre fasi di giudizio terzi - il Riesame, la Cassazione e il Gup - hanno stabilito l’assoluta insussistenza di prove e di indizi a mio carico, certificando la mia completa estraneità a fatti criminali o illegali. In particolare, con la sentenza di primo grado sono stato totalmente assolto, con formula ampia, dalle accuse formulate dalla Procura». «Affronterò a testa alta anche il processo d’appello - sottolinea Tallini -, con la forza di chi ha servito le istituzioni sempre con umiltà e correttezza e nella sua lunga storia politica e amministrativa ha sempre contrastato con fermezza i fenomeni criminali che rappresentano un grave ostacolo alla crescita e allo sviluppo della nostra terra». «Ho sempre onorato le istituzioni dove il consenso popolare mi ha voluto - conclude Tallini - e non ho mai tradito la fiducia che tantissimi calabresi hanno nutrito verso di me».